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Una passione travolgente, di quelle inspiegabili e difficili da governare. Sono queste le caratteristiche del gruppo dirigente dell’Asd Multicar Amarù di Vittoria che, per la stagione in corso, grazie alla lungimiranza e alla determinazione del patron Riccardo Amarù, si sta occupando, al netto delle problematiche inflitte dall’emergenza sanitaria, di fare crescere un gruppo di prim’ordine.

E’ il presidente Carmelo Cilia, con l’ausilio del vice Giuseppe Massaro, a occuparsi dell’organizzazione di una struttura che, memore dell’esperienza accumulata nel passato, vuole proporsi come uno straordinario punto di riferimento nel contesto del panorama siciliano.

E anche per questo motivo è stata istituita una plurima con una società bergamasca, la Ciclismo Cene Asd, con cui sono state concertate le modalità di crescita dei rispettivi settori giovanili.

“Il lavoro, effettuato in questa direzione, dal nostro staff – afferma il presidente Cilia (nella foto) – è davvero molto prezioso. Neppure il lockdown ha fermato i percorsi di crescita che ci eravamo prefissati. Certo, lo stesso percorso è stato, per così dire, allentato. Ma non ci siamo persi d’animo. E abbiamo fatto in modo che i nostri atleti potessero condurre degli allenamenti individuali tra le mura domestiche. Adesso, invece, avendo ripreso gli allenamenti in esterna, abbiamo cercato di potenziare l’attività legata alla preparazione, per cercare di essere pronti, quando sarà il momento, alla ripresa dell’attività agonistica”.

Oltre agli atleti juniores, la Multicar Amarù si sta occupando di fare crescere i Giovanissimi, gli Esordienti e gli Allievi. Biagio Pisana cura sul piano tecnico i Giovanissimi, Gianpiero Pitino, invece, guida gli Esordienti, gli Allievi e i Juniores. Il preparatore atletico è Enrico Tela a cui è stato affiancato il nutrizionista Santo Cataudella. La squadra, inoltre, è seguita dal meccanico Giovanni Cataudella.

“Stiamo conducendo una straordinaria esperienza – conclude il presidente Cilia – e forse l’esperienza del lockdown ci ha fatto capire ancora di più, qualora ce ne fosse di bisogno, quanto straordinaria sia questa disciplina sportiva che permette di unire la testa al cuore”.

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