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Una canzone potente, che rompe le barriere di genere, sia sessuale che musicale.

Esce oggi “Zitta”, il nuovo singolo di Maru, secondo estratto dal nuovo disco in arrivo a settembre per Bravo Dischi.

Ascolta qui “Zitta”: https://spoti.fi/2Z481bJ

Un brano che, proprio come il precedente singolo “Quechua” (Ascoltalo qui: https://spoti.fi/2WG8z8i) rappresenta  una significativa evoluzione del percorso musicale e personale della giovane cantautrice, al secolo Maria Barucco, rispetto al precedente lavoro discografico “Zero Glitter” (Bravo Dischi, 2017).

Prodotta, registrata e mixata da Fabio Grande, “Zitta” si muove tra i territori dell’elettronica pop e della dance, con spunti che lasciano pensare ai lavori più recenti di Lorde, ma anche alla svedese Robyn.

L’uso dei sintetizzatori distorti e violenti, combinati con un beat electro, danno vita a un clash sonoro spiazzante che fa da vestito perfetto a un testo tanto esplicito quanto intimo.

Ancora una volta, infatti, Maru sceglie di fotografare momenti veri e pezzi di quotidianità di chiunque si identifichi nel vasto mondo LGBTQ,partendo dalla sua esperienza personale per denunciare il fatto che, nonostante il dibattito su questo tema si sia evoluto, esista ancora un gap enorme, colmo di pregiudizi e discriminazioni.

Per descrivere il contenuto più profondo della canzone, Maru prende in prestito i versi di Andrea Gibson, poetessa americana la cui scrittura è dichiaratamente militante nelle file del movimento LGBTQ: “ci vogliono più muscoli a restare che ad andarsene”. Proprio come ci vogliono più muscoli a star zitt* che a esplodere.

Con “Zitta”, Maru ci mette la faccia e la voce, come prima e più di prima.

Testo “Zitta”

Piangere

Non è mai servito a niente

È un posto difficile

Dove stringersi le spalle

è un mestiere per due

Ma non è da te

Non è da te

Restare zitta

Morditi la mano

Con la testa nel divano puoi

gridare quanto vuoi

Quando pensi

Non farlo troppo forte

Se fossi un treno io

Deraglierei

È che più forte di così non posso

Stare in piedi

E’ già un miracolo

Anche più in fondo

Dove è tutto rosso

Non pensare che sia facile

Stare zitta quando serve

Stare zitta come te

Zitta

Il tuo silenzio

uno schiaffo sull’orecchio

i fuochi d’artificio in centro

Le discoteche quando si spegne tutto

Mentre parlo di me

Piangere

Non è mai servito a niente

È un posto difficile

Dove a stringere i denti

siamo davvero tanti

Tenerci questi sforzi

All’ultima goccia

Le cose che è meglio che rimangano in bocca

Più forte di così non posso

Stare in piedi

E’ già un miracolo

Anche più in fondo

Dove è tutto rosso

Non pensare che sia facile

Stare zitta quando serve

Stare zitta come te

E’ che più forte di così non posso

che più forte di così non posso

più forte di così non posso

stare in piedi

stare in piedi

BIOGRAFIA 

Maru, al secolo Maria Barucco, è nata a Siracusa e vive a Bologna. Scrive canzoni dal 2012 ed ha alle spalle un disco self-titled. L’album successivo, uscito a novembre 2018 per Bravo Dischi, si intitola “Zero Glitter” ed è un invito ad accettarsi e dichiararsi per quello che si è, senza tanti giri di parole. L’album è stato prodotto da Fabio Grande (Maria Antonietta, Germanò, Colombre, Joe Victor, Mai Stato Altrove) presso la Sala Tre de Gli Artigiani Studio ed è stato masterizzato da Giovanni Versari. Condivide il palco con artisti come Motta, Ex Otago, Maria Antonietta, Colapesce e altri. A dicembre del 2019 il singolo “Dove Dormi” esce su vinile insieme a un inedito de Lo Stato Sociale. Il 24 Marzo 2020 esce “Quechua”, singolo che anticipa l’album in uscita a settembre, prodotto da Fabio Grande e masterizzato da Andrea Suriani.

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