Cultura

Si sono svolti oggi pomeriggio, alle ore 15.30, nella parrocchia Cuore Immacolata di Maria, in viale Vittorio Veneto a Catania, i funerali di Giuseppe Mazzone, giornalista professionista e drammaturgo, nato a Vizzini il 31 agosto 1952 e scomparso ieri mattina.

Giuseppe Mazzone

Avrebbe compiuto 68 anni proprio tra due giorni, il 31 agosto. Giornalista professionista, ottima penna, Mazzone era anche scrittore e drammaturgo e numerosi suoi lavori teatrali sono stati rappresentati e premiati. Buona parte della sua carriera l’ha svolta nel quotidiano “Il Giornale di Sicilia”, prima a Palermo e poi a Catania e Messina come responsabile della cronaca locale. Ha anche diretto la Gazzetta di Siracusa, l’emittente catanese “Sesta Rete” e il giornale online “Catania Report” ed ha collaborato con “Il Foglio”, con “I Vespri” e con “Blog Sicilia”.

Una prova di “Gente di fine secolo” (2000), Mazzone è il primo, in basso a destra

Il Centro Magma di Salvo Nicotra ha rappresentato di Giuseppe Mazzone “Belvedere”, “No, non sono Molly Bloom”, “Gente di fine secolo”, Schiuma” e “Da Grande volevo fare il corridore ciclistico”. Nando Greco, fondatore del Teatro Club di Catania – culla dell’avanguardia, non solo siciliana, degli anni Sessanta e Settanta – ha messo in scena la prima opera di Mazzone agli albori degli anni Novanta, “Giornata” e sempre Nando Greco ha vestito poi i panni di “Sì, Don Giovanni” nel suo Teatro Club. Il regista Walter Manfrè ha infine inserito, l’opera “Invidia” di Giuseppe Mazzone nella “Confessione”.

Un suo romanzo compiuto, “Via dei destini sparsi”, è stato pubblicato dalla casa editrice “Prova d’autore”. Brani e stralci di un’attività sempre in movimento e tumultuosa sono stati pubblicati dalla casa editrice messinese “Scrittori maledetti & sconosciuti di questa spaventosa città ventosa”. Nelle vesti di regista, ricordiamo l’allestimento della mitica “La Roba” che ha rilanciato nel luglio 2005 le Rappresentazioni verghiane di Vizzini.

Giuseppe Mazzone e Fabio Dulzetto, ora si sono ritrovati

Professionista esemplare, uomo complesso, dai modi a volte burberi, irruento, estremamente diretto ma dall’animo gentile, Giuseppe Mazzone come direttore, come responsabile della redazione di Catania de “Il Giornale di Sicilia” ha formato, ha forgiato tanti giovani giornalisti invogliandoli a seguire le proprie passioni ed inclinazioni.

Il regista Salvo Nicotra

Ecco come lo ricorda l’amico regista Salvo Nicotra: “Non è facile illustrare il rapporto professionale intercorso con Giuseppe; intanto, perché per entrambi era chiaro che prevalesse l’amicizia. Lui, definito da molti “burbero benefico” (con riferimento alla commedia “Le bourru bienfaisant” di Goldoni), esternava una patina dietro la quale non era difficile scoprire la ricchezza umana sostanziale. Per me, che ho avuto in lui l’autore teatrale più frequentato (e lui mi pare, in me, il regista, più prolifico) non è stata un mistero la ricchezza delle sue idee: era un filosofo che si esprimeva in una prosa poetica (ossimoro) ed ironica, spesso non di facile immediatezza. In teatro il compito di rendere commestibili i suoi abbondanti e straripanti paradossi, era riservato a me come regista, alle attrici, agli attori e ai musicisti (spesso Eugenio Arezzo), in realtà, coautori dello spettacolo. Era bello potere lavorare con la libertà che Giuseppe riconosceva al lavoro di messa in scena, senza quell’ingerenza che in genere gli autori rivendicano. Credo che la sua immensa curiosità lo inducesse ad aspettare di vedere – a cose fatte – come fossero germinate le sue parole. E a ridacchiare immancabilmente”.

Di Giuseppe Mazzone giornalista professionista, drammaturgo, delle sue opere letterarie e teatrali, dal linguaggio poetico innovativo e contemporaneo, possiamo dire tutto ed il contrario di tutto, ma c’è da sottolineare che dietro la sua professionalità, dietro il suo aspetto spesso da duro, dai modi bruschi e diretti, c’era l’uomo determinato, dolce, pronto a darti i consigli giusti per farti crescere. Mancherà a molti il suo entusiasmo, la sua preparazione ed il suo sorriso. Buon viaggio e buon riposo caro Giuseppe, faremo frutto e non dimenticheremo i tuoi insegnamenti da scrupoloso Direttore. Alla famiglia, alla moglie Rosalena Tuttobene, alla figlia Marianna ed al fratello Giampiero, vanno le condoglianze della direzione e di tutta la redazione di “Cronaca Oggi Quotidiano”.

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