Cronaca

Entra nel vivo della Start Cup Catania 2020, la business plan competition dell’Università di Catania, promossa dall’Area della Terza Missione dell’Ateneo (Ripartizione “Valorizzazione Economica del Sapere Scientifico”), che anche quest’anno premia le migliori idee imprenditoriali più innovative e originali, provenienti dal mondo accademico e della ricerca. E’ stata pubblicata in questi giorni la graduatoria dei team che hanno partecipato al bando e che sono stati ammessi alla seconda fase.

In totale erano state presentate tredici idee imprenditoriali, otto delle quali ammesse dal Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione alla fase successiva, in quanto rispondenti alle caratteristiche richieste dal bando: originalità e presenza di un alto contenuto di conoscenza maturata nell’ambito di un’università o di un ente pubblico di ricerca nazionale o internazionale. I progetti selezionati riguardano, in particolare, i seguenti argomenti:

  • Tobesia (44 punti): un nuovo sistema informativo che nasce con l’obiettivo di facilitare l’interazione e la comunicazione tra il paziente che vuole curare l’obesità ed il team di professionisti che lo seguono.
  • GenoMe (43 punti):creazione di un’azienda di biotecnologia con lo scopo di sviluppare nuovi test riguardami la medicina di precisione. In particolare l’obiettivo è quello di evidenziare la variabilità individuale genetica e del microbioma intestinale per il trattamento e la prevenzione delle malattie benigne e tumorali.
  • Herman (42 punti): innovativo sistema indoor di coltivazione idroponica che consente di autoprodurre prodotti vegetali di alta qualità, a Km 0, senza la presenza di pesticidi e metalli pesanti inquinanti, in tempi di produzione ridotti del 50% e di avere alte rese in dimensioni ridotte.
  • UaaSApp -University-as-a-Service- App (41 punti): piattaforma mobile che si propone come integratore dei servizi destinati alla comunità universitaria, con un focus su trasporti e accessibilità alle sedi universitarie e ai comportamenti sostenibili in era post pandemica.
  • Kerlot (39 punti):sviluppo di progetti IoT nell’ambito di Agricoltura di precisione, Smart cities & Health. Questa tecnologia ha molto da offrire, soprattutto in Sicilia, una terra fertile pronta a trasformarsi con innovazione e ricerca.
  • Grain for Brain – Biosnack smart e funzionale per la mente (38 punti): idea imprenditoriale che consiste nella formulazione e nello sviluppo di un prodotto da forno innovativo e funzionale, a base di materie prime tipiche della tradizione siciliana, da produrre e commercializzare nell’ambito dell’Università di Catania.
  • Probiotech (37 punti): piattaforma di servizi, per la formulazione e realizzazione di prodotti e processi innovativi per il miglioramento della salute umana e di una ceppoteca nutraceutica del Mediterraneo, per la formulazione di prodotti health-promoting.
  • Varcheo – Realtà aumentata per la Valle dei Templi (34 punti): app per la ricostruzione di un paesaggio archeologico tramite realtà aumentata: puntando la fotocamera verso un monumento della Valle dei Templi di Agrigento apparirà un’immagine 3D del sito al suo antico splendore

Agli otto team verrà fornita assistenza alla stesura del business plan da parte di professionisti esperti; i business plan presentati dai gruppi in concorso partecipano alla competizione finale che si concluderà con l’assegnazione di premi in denaro: 5 mila euro al primo classificato; 3 mila euro al secondo e 2 mila euro al terzo. Inoltre, i team vincitori hanno accesso a “Start Cup Sicilia 2020”, la competizione regionale che vede federate le Start Cup delle Università siciliane di Catania, Enna, Messina e Palermo.

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