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Nella stagione 2019/2020 è tra i dischi di world music migliori del mondo. A stabilirlo, gli esperti che redigono la Transglobal World Music Chart, classifica internazionale di genere. E’ “Amoreamaro” di Maria Mazzotta, che ha raggiunto vette davvero eccezionali per un album italiano. Ma i successi ci sono anche in patria, dove i 300 giurati delle Targhe Tenco, il maggiore riconoscimento musicale italiano per la canzone di qualità, lo hanno inserito tra i cinque dischi di interprete più belli dell’anno.

“Amoreamaro” sarà presentato a Catania giovedì 8 ottobre alle 21 allo Zō Centro Culture Contemporanee (Piazzale Rocco Chinnici, 6) nell’ambito del “Raizes, World Music Fest”. Ad accompagnare l’artista salentina, il fisarmonicista Antongiulio Galeandro. Visto i grandi riscontri, l’album è uscito da poco anche in versione vinile. La pubblicazione è stata accompagnata da un nuovo video live, quello di “Vorrei volare/Ballata della presa di coscienza”, registrato nel dicembre scorso durante il concerto della Mazzotta, con Bruno Galeone alla fisarmonica, ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce.

Maria Mazzotta, una delle voci più apprezzate della world music internazionale, proseguirà il suo tour con le seguenti date: il 15 ottobre a Trento, il 16 a Milano per un concerto in diretta su Radio Popolare (www.musicamorfosi.it/lacittachesale/maria-mazzotta/), il 17 a Lucera (Fg), ed ancora il 27 novembre a Torino, 2 dicembre a Roma e il 18 dicembre a Budapest (Ungheria). Dal 5 al 7 novembre sarà a Cagliari, tra i finalisti del Premio Andrea Parodi, l’unico contest europeo dedicato alla world music. Altri appuntamenti sono in via di definizione, dopo che la pandemia ha cancellato un calendario di concerti in più di quindici paesi europei che attualmente sono in fase di riprogrammazione.Il concerto dell’8 ottobre a Catania rientra nella “Programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2020/2021”, Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro.

L’ALBUM

«AMOREAMARO» è un’intensa e appassionata riflessione, da un punto di vista femminile, sui vari volti dell’amore: da quello grande, disperato e tenerissimo a quello malato, possessivo e abusato. Dieci brani in tutto, di cui due inediti, per un disco – presentato in anteprima alla Fira Mediterrania de Manresa (Spagna) nell’ottobre scorso – che attraversa senza timore tutte le emozioni che l’amore può suscitare, trovando nel canto, come da tradizione popolare, la catarsi, la consolazione, la forza e la “cura”. Si va dagli stornelli ai brani di tradizione riarrangiati ed arricchiti con nuove sonorità e parole, sino alle pietre miliari della grande canzone Italiana come “Lu pisci spada” di Domenico Modugno, “Tu non mi piaci più” portata al successo da Gabriella Ferri e “Rosa canta e cunta” della grande cantautrice siciliana Rosa Balistreri. Ma il cuore del disco alberga nei due inediti in lingua salentina: “Nu me lassare”, una dolorosa ballata d’amore, una invocazione a chi non c’è più, e la title track “Amoreamaro”, una pizzica, tradizionalmente ritmo risanatore per le “tarantolate”, che idealmente si prefigge di guarire un mondo malato. Pubblicato da Agualoca Records, etichetta indipendente partenopea con lo sguardo rivolto verso latitudini distanti, è distribuito in Italia da Audioglobe, in UK da Proper Music, in Germania da Indigo e in Francia da Inouie.

CHI E’ MARIA MAZZOTTA

Maria Mazzotta (ph. Giulio Rugge)

Maria Mazzotta è una tra le voci più importanti del panorama folk italiano e della world music internazionale. Nella sua carriera ha collaborato con nomi del calibro di Bobby McFerrin, Ibrahim Maalouf, Rita Marcotulli, Ballake Sissoko, Piers Faccini, Justin Adams e Juldeh Camara, Mannarino, Hysni (Niko) Zela e Fanfara Tirana, Eva Quartet, Klapa Otok, Bojken Lako, Raiz, Roy Paci, Roberto Ottaviano, Raffaele Casarano, Bijan Chemirani e Mario Arcari. Dal 2000 al 2015 ha fatto parte del Canzoniere Grecanico Salentino, band con la quale ha inciso sei album e partecipato ai più importanti festival di world music. Nel suo percorso di approfondimento delle varie tecniche vocali ha incontrato Sayeeduddin Dagar, tra i più noti cantanti Dhrupad Indiani, e Bobby McFerrin che la sceglie per duettare nell’edizione 2008 del “Bari in Jazz”. Volgendo lo sguardo ad est si appassiona alla musica balcanica e a soli 21 anni inizia una ricerca musicale con vari musicisti di diverse nazionalità (greci, albanesi, macedoni, croati, rumeni, bulgari e tzigani che incontra nei suoi numerosi concerti). Da qui nasce il sodalizio col violoncellista albanese Redi Hasa in una simbiosi musical-culturale da cui scaturisce il duo “Hasa-Mazzotta”.

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