Cronaca

Una lezione ricca e partecipata sui processi di globalizzazione e i suoi effetti, con relatori d’eccezione, che ha segnato la ripartenza della “Scuola di formazione politica per il bene comune” organizzata a Catania dalla “Fondazione per la Sussidiarietà” e dalla “Associazione Futurlab”.  L’evento, intitolato “Modelli economici e finanza globale” si è tenuto lo scorso sabato, presso il teatro dell’Istituto Francesco Ventorino di Catania e ha visto come relatori il presidente nazionale “Confassociazioni”Angelo Deiana, l’avvocato e docente universitario Alessandro Dagnino e direttore del “Dipartimento di Economia ed Impresa” dell’Università di Catania Roberto Cellini.

A introdurre i lavori è stato il presidente della “Associazione Futurlab” Antonio La Ferrara, che ha messo l’accento sull’importanza della ripresa delle attività come messaggio positivo per i giovani, gli iscritti e la società tutta. Successivamente sono intervenuti per dei saluti d’indirizzo Antonio Zuccarello per la “Fondazione Ventorino”, il prof. Salvatore Ingrassia in veste di responsabile della “Fondazione per la Sussidiarietà” a Catania e l’avvocato Enrico Trantino, assessore in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.

Successivamente si è entrati nel vivo del dibattito, condotto dal prof. Roberto Cellini. «I processi di globalizzazione – ha spiegato – hanno mutato l’importanza dei diversi fattori produttivi. La conoscenza è oggi il vero fattore rilevante e la capacità di investire in capitale umano la sfida più importante per i paesi se vogliono competere con successo». 

Ad ampliare il ragionamento è stato l’avvocato Alessandro Dagnino che si è soffermato sugli aspetti riguardanti la fiscalità. «La globalizzazione – ha spiegato – impone anche un aggiornamento dei sistemi fiscali, tenendo anche presente la larga diffusione delle nuove tecnologie e della ricchezza da esse prodotte. Con particolare attenzione alla tassazione dei grandi operatori del web e a quella riguardante la ricchezza prodotta dai sistemi automattizzati». 

Particolarmente pregnante anche l’intervento del presidente di “Confassociazioni”Angelo Deiana: «Il sistema delle reti va sempre più verso un ruolo centrale della conoscenza come fattore produttivo dominante. Il problema è che, per cambiare le disuguaglianze culturali e sociali, e rendere la conoscenza accessibile a molti ci vogliono decenni. Ecco perché è importante avere consapevolezza delle scelte strategiche di bene comune da fare e visione di lungo periodo a tutti i costi. Questo è il contributo di iniziative come questa che rappresenta un passo di approfondimento fondamentale per l’evoluzione verso un mondo fatto di minori asimmetrie e più possibilità di conoscenza per tutti». 

A margine dell’incontro, ha infine raggiunto i presenti il vicepresidente e assessore all’Economia della “Regione siciliana” Gaetano Armao, che ha concluso i lavori contribuendo al dibattito ed esortando i giovani presenti ad essere cittadini attivi per lo sviluppo della Sicilia ed ha sottolineato l’importanza di iniziative come la “Scuola di Formazione Politica per il Bene Comune”.

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