Con il caldo estivo ormai alle spalle e in piena stagione autunnale il problema, legato al calo delle temperature, è una questione che riguarda migliaia di senza tetto sparsi per tutta la città. Uomini e donne che in ogni parte di Catania trovano sistemazioni di fortuna di qualsiasi tipo: all’interno di palazzi abbandonati o dentro una tenda posizionata in una piazza o ai bordi delle strade. “Luoghi” che quasi nulla possono di fronte all’emergenza freddo. Se a questo aggiungiamo anche l’allarme Covid-19 ecco che il quadro diventa completo in tutta la sua drammaticità. Per queste motivazioni il Comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, chiede all’amministrazione comunale di affrontare l’emergenza freddo in modo adeguato e, se possibile, con maggiore programmazione rispetto al passato. Le associazioni come la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, la Croce Rossa Italiana e tutte le altre realtà che già si occupano di questo tipo di emergenze meritano tutti gli apprezzamenti possibili per la sensibilità che dimostrano sempre verso coloro che sono colpiti duramente dalle avversità della vita. Il problema è che parliamo di iniziative che vanno quasi sempre a compartimenti stagni. Al contrario il Comitato Romolo Murri propone di costruire una cabina di regia che coinvolga tutti i soggetti interessati. La base da cui partire, per affrontare adeguatamente la questione, sarebbe quella di recuperare i grossi immobili comunali inutilizzati e dotarli di tutte le strutture ed i servizi necessari a dare un tetto adeguato a moltissime persone senza una sistemazione fissa.
Autore: Michele Minnicino
https://www.cronacaoggiquotidiano.itCondirettore, giornalista professionista, specializzato in Opinione Pubblica e Comunicazione di Massa, ha collezionato esperienze lavorative nei diversi settori dell’informazione, carta stampata, televisione, uffici stampa di associazioni di Consumatori e Consorzi Pubblici, insegnamento del giornalismo agli studenti degli istituti superiori.