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Caroline Baglioni, Carolina Ellero e Anna Mallamaci: sono queste le tre finaliste selezionate dalla giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi che domenica 25 ottobre presso la Sala Squarzina del Teatro Argentina di Roma si contenderanno la palma della più apprezzata attrice italiana under 35 dell’ultima stagione teatrale. Nell’ambito dell’appuntamento saranno tanti i momenti all’insegna del teatro, del cinema e anche dalla lirica, pensati per celebrare non solo la grande interprete del passato Virginia Reiter – coeva di Eleonora Duse e di Sarah Bernhardt – ma anche il regista e sceneggiatore Giuseppe Bertolucci, da una cui idea nacque nel 2007 il Festival Virginia Reiter. Nel corso della serata avranno luogo anche le assegnazioni del nono Premio Bertolucci a Marianna Fontana, del Premio venticinquennale Virginia Reiter alla Carriera alla grande Isa Danieli e – novità del 2020 – del primo Premio Europeo Giuseppe Bertolucci alla miglior giovane regista under 35 a Irene Dionisio.

Sostenere e promuovere giovani attrici nella fase iniziale della loro carriera: è questo lo scopo fondamentale che si prefigge il Premio Virginia Reiter chenel 2020 giunge alla sua XVI edizione e festeggia il venticinquennale. L’appuntamento, a ingresso libero e organizzato nel rispetto dei protocolli di sicurezza in corso, sarà a partire dalle ore 21.30 con la giuria di esperti composta da Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Fabrizio Grosoli e la serata sarà, come sempre, presentata dalla Direttrice Artistica della manifestazione Laura Marinoni.

Grande attesa per il nome della vincitrice del Premio Reiter a cui da quest’anno, in un progetto nato grazie al prezioso supporto di Lucilla Bertolucci, si affianca – oltre al tradizionale Bertolucci – anche il nuovo Premio Europeo Giuseppe Bertolucci a una giovane regista under 35. Il paese europeo prescelto dalla giuria per cercare talenti emergenti quest’anno è stato l’Italia. La serata si concluderà con il Premio alla Carriera a una straordinaria interprete del teatro italiano come Isa Danieli.

La manifestazione coinvolge anche il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma attraverso la realizzazione di video tributo a Virginia Reiter e Giuseppe Bertolucci ed è realizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter di Modena in collaborazione con il Teatro di Roma. Enti promotori e patrocinanti dell’iniziativa sono il Comune di Roma e la Regione Lazio, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il MIBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ERTEmilia Romagna Teatro Fondazione e Amici dei Teatri modenesi, oltre al Comune e alla Provincia di Modena, la Regione Emilia Romagna e la Franco Cosimo Panini Editore.Anche quest’anno il manifesto del Festival è stato realizzato dal giovane creativo dello IED Andrea Marchi.

FINALISTE PREMIO VIRGINIA REITER

Caroline Baglioni

Attrice e autrice nata a Perugia nel 1985, lavora in “Purificati” di Sarah Kane per la regia di Antonio Latella nel 2007. Dopo essersi diplomata nel 2008 come attrice/performer al Centro Universitario Teatrale di Perugia diretto da Roberto Ruggieri, si laurea in Antropologia e nel2012 entra a far parte del gruppo di ricerca teatrale “La Società dello Spettacolo”, collaborandovi fino al 2017. Con il monologo “Gianni” vince il premio Scenario per Ustica (2015), il Premio In-Box (2016) e il Premio Museo Cervi (2017) e inaugura un sodalizio artistico insieme a Michelangelo Bellani, con il quale scrive a quattro mani e realizza “Mio padre non è ancora nato” (2018) e “Sempre verde” (2019), concludendo la trilogia dedicata ai legami di sangue. Parallelamente collabora con la Compagnia dei giovani del Teatro Stabile dell’Umbria e prende parte a diverse produzioni per la regia di Danilo Nigrelli, Antonio Latella, Liv Ferracchiati, Andrea Baracco. Nel 2019 vince il “Bando Autori under40” alla Biennale Teatro di Venezia. Attualmente è impegnata in “Guerra e Pace” per la regia di Andrea Baracco.

Carolina Ellero

Nata a Padova nel 1995, dopo una lunga formazione in danza classica e contemporanea e una collaborazione con la compagnia di danza Arearea di Udine, nel 2018 si diploma in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma. Nel corso del triennio di studi incontra registi quali: Massimiliano Civica, Valerio Binasco, Giorgio Barberio Corsetti, Valentino Villa, Michele Monetta e Roberto Romei. Nel 2019 debutta come interprete ne “La rivolta degli oggetti” di V. Majakovskij per la regia di Corsetti-Solari-Vanzi, in programma al festival Romaeuropa 2019 e attualmente in tournée. Dallo scorso anno frequenta il corso di alta formazione “Da.Re. Dance Research” diretto da Adriana Borriello, dove studia con Daria Deflorian, Adriana Borriello, Marta Ciappina e Silvia Rampelli. Con quest’ultima collabora al progetto “Child Portraits” andato in scena a Matera, nell’ambito del progetto “Petrolio” di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura. Portando avanti una personale ricerca si avvicina allo studio del mimo e della Commedia dell’Arte collaborando con il maestro Michele Monetta, e della danza butoh seguendo alcuni seminari del maestro Masaki Iwana. Ha debuttato alla Biennale Teatro di Venezia 2020 come interprete nello spettacolo “La filosofia nel boudoir” del Marchese de Sade, per la regia di Fabio Condemi.

Anna Mallamaci

Si diploma nel 2013 al centro internazionale d’arte drammatica La Cometa, dove studia con Gabriella Borni, Valeria Benedetti Michelangeli, Natalia Zwerewa, Marta Raviglia, Marco Vallarino, Roberto Bellandi, Lilli Cecere e Giles Smith. Frequenta Laboratori con Lina Wertmuller, Horacio Czertok, Danio Manfredini, Massimiliano Civica, Daria Deflorian, Flavio Albanese, Fabrizio Arcuri, Marco Lucchesi, Claudia Castellucci, Emanuela Giordano, Carla Chiarelli, Lavia, I Muta Imago. Nell’anno 2017, oltre ai vari lavori, ha continuato la sua formazione nella scuola di perfezionamento per attori professionisti del teatro di Roma.

Di recente impegnata in “In teatro non si muore” per la regia di Gigi Dall’Aglio, l’abbiamo vista in precedenza in numerose produzioni come, tra le altre, “Anna dei miracoli”, “ARRIVAL”, “Guida Galattica per autostoppisti”, “Il coraggio di parlare”, “When the rain stops falling”, “Maria Stuarda”, “Il Gabbiano”, “Lear, camera sonora”. Ha lavorato anche per la televisione, nel cortometraggio “Fuori Sede”, e per la radio in “Ivan and the dog”, una produzione Radio3 RAI.

VINCITRICE PREMIO VIRGINIA REITER ALLA CARRIERA

Isa Danieli

Figlia d’arte, i nonni paterni furono una grande dinastia di attori: i Di Napoli. Nata e cresciuta nei teatri della sceneggiata napoletana, dove lavoravano la madre e gli zii Di Napoli, debutta a 14 anni con il nome d’arte di Luisa Moretti. Mentre interpreta le sceneggiate napoletane conosce Eduardo De Filippo e debutta in “Napoli milionaria!” nel ruolo di Teresa. Eduardo la conferma come comparsa per “Questi fantasmi!” e scrive per lei le parti da cameriera in “Mia famiglia”, e “Bene mio e core mio”. Nel 1955 durante la tournée a Roma cambia il nome d’arte in Isa Danieli. La prima volta in televisione è sempre con la compagnia di Eduardo, nel ruolo di Gemma in “Miseria e nobiltà” nel 1955. Negli anni dal 1957 al 1963 viene scritturata da Nino Taranto che in quel periodo ripropone il teatro di Raffaele Viviani ma anche testi nuovi come “Caviale e lenticchie” di Scarnicci e “Tarabusi”, come pure gli episodi della serie “Michele Settespiriti” trasmessi dalla Rai nel 1963. Ha poi lavorato con Roberto De Simone, in particolare nella prima e nella seconda edizione de “La gatta Cenerentola”. La sua filmografia è varia e costellata di collaborazioni con importanti registi: da Lina Wertmüller a Giuseppe Tornatore, da Ettore Scola a Giuseppe Bertolucci. Nel 1974 interpreta insieme a Monica Vitti “Teresa la ladra”. Nel 1984 è tra i protagonisti del film “Così parlò Bellavista”, tratto dall’omonimo libro di Luciano De Crescenzo che ne curò anche la regia. Inizia così anche una carriera cinematografica parallela a quella teatrale che la porta ad aggiudicarsi nel 1986 un Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista per il film di Lina Wertmüller “Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti”, regista dalla quale è stata diretta in ben nove film. Negli anni novanta ha recitato a fianco di Paolo Villaggio in “Io speriamo che me la cavo”. Nell’estate del 1990 vinse con “Kirie” di Ugo Chiti il Biglietto d’argento Anicagis a Taormina.

A partire dal 2000 si è dedicata principalmente al teatro interpretando, tra l’altro, “Tomba” di cani di Letizia Russo, “Filumena Marturano” (grazie al quale vincerà nel 2001 il Premio Ubu come miglior attrice), “La visita della vecchia signora” di Friedrich Dürrenmatt e “Ferdinando” di Annibale Ruccello che nel 2006 le frutterà il Premio Gassman come miglior attrice. Nel 2010 e 2011 è la protagonista, insieme a Veronica Pivetti, dello spettacolo allestito in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità Nazionale “Sorelle d’Italia”.

Nell’estate 2011 è l’autrice e la protagonista dello spettacolo “Fragile”, mentre nella stagione teatrale 2011-2012 interpreta “L’abissina – Paesaggio con figure” di Ugo Chiti, uno spaccato di vita contadina sospeso tra cupezza e comicità dove, nel ruolo della protagonista, Isa Danieli interpreta un ruolo verghiano di serva amante, in un balletto tragicomico, sospeso tra dramma e sottile ironia. Nel 2006, nel 2008 e nel 2010 è tra i protagonisti della fiction Rai “Capri” nel ruolo di Reginella. Di recente, tra le altre cose, mette in scena nel 2019 con Giuliana De Sio la commedia “Le Signorine” di Gianni Clementi per la regia di Pierpaolo Sepe, che riscuote un grande successo in molti teatri d’Italia tra i quali l’Ambra Jovinelli di Roma con tutto esaurito.

VINCITRICE PREMIO GIUSEPPE BERTOLUCCI ATTRICE EUROPEA

Marianna Fontana

A 16 anni ha vinto una borsa di studio per la Scuola Cinematografica “La Ribalta” di Napoli, dove vive e frequenta il Conservatorio di musica. Già finalista al Premio Virginia Reiter nel 2018, ha ricoperto il ruolo di Daisy nel film “Indivisibili” del 2016 di Edoardo De Angelis, mentre sua sorella gemella Angela era Viola. Le due sorelle sono state entrambe candidate al David di Donatello e al Globo d’oro come miglior attrice, nel 2017. Sempre per “Indivisibili” hanno vinto il Premio Guglielmo Biraghi e il David di Donatello per la migliore canzone originale. Il film Indivisibili nel 2016 è approdato alle “Giornate degli Autori”, della 73a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, quindi al Toronto International Film Festival 2016, nella sezione “Contemporary World Cinema” e al BFI London Film Festival 2016. Nel film “Capri-Revolution” del 2018, diretto e co-sceneggiato da Mario Martone e presentato in concorso alla 75a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2018), ha ricoperto il ruolo da protagonista interpretando Lucia.

Quest’anno è nel cast della serie tv in 10 puntate di “Romulus”, nel ruolo di Ilia. Per il teatro è struggente protagonista femminile de “La cupa” di Mimmo Borrelli nella stagione 2019/20, che è andato in scena con rinnovato successo al San Ferdinando di Napoli per sette sere fino all’interruzione per lockdown, con tournée saltata (in cui era compreso il Teatro India di Roma). Lo spettacolo sarà riprodotto dallo stabile di Napoli nel 2021/22.

VINCITRICE PREMIO GIUSEPPE BERTOLUCCI REGISTA EUROPEA

Irene Dionisio

Laureata in Filosofia, ha un M1 in Cinema/Filosofia all’UPJV (Fr). Si è inoltre formata con il collettivo a.titolo (progetti Situa.to e Alcotra -Fr), con il documentarista Daniele Segre (Master Fare Cinema, Bobbio) e con la regista Alina Marazzi (Master IED, Milano). E’ stata per tre anni direttrice artistica dello storico festival LGBTQI – Lovers sotto il cappello del Museo del Cinema di Torino. La sua produzione include video-installazioni e documentari, fra cui “Sponde” (2015) e “La fabbrica è piena” (2011) che hanno partecipato a numerosi festival internazionali (Torino

Film Festival, Visions du Réel, Taiwan Film Festival) e ricevuto numerosi premi (Premio Cariddi – Taormina Film Festival, Premio Filmmaker, il Premio Solinas come Miglior Sceneggiatura Documentario, il Premio Scam (Fr) e il Premio della Giuria al Cine Verité in Iran). Le sue videoinstallazioni da artista sono state esposte al Pac di Milano, Palazzo Grassi – Venezia, Digital Cosmo del Castello di Rivoli, al Museo Berardo di Lisbona, al MamBo di Bologna, al Centre d’Art Contemporain di Ginevra e in altre gallerie internazionali. “Le ultime cose” (tempesta film) la sua opera prima è stato presentato Settimana della Critica di Venezia e distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà nell’autunno 2016. Il film ha partecipato a numerosi festival internazionali tra cui Gotemborg Film Festival, Moscow International Film Festival, Open Roads a New York, Soluthurn Film Festival, Houston Film Festival, Durban Film Festival, Bucarest Film Festival. E’ stato nominato ai David di Donatello, al Globo d’Oro e ha vinto un Nastro D’argento Speciale alla sceneggiatura nel 2017. Come docente ha curato corsi per il Teatro Stabile-To, la Scuola Civica – Mi, Scienze della Comunicazione – Unito, NYU Academy, Head – Ginevra, il Dicastero di Lugano, IAAD.  Il suo ultimo progetto filmico, sostenuto da Film Commission Piemonte, “La voce di Arturo” scritto con Valia Santella è stato selezionato alla Berlinale Talents Script 2019, al Nipkow Programm Berlino 2020 e ha vinto un grant ad ArtOmy-NY. (www.irenedionisio.com).

Per ulteriori informazioni: festivalvirginiareiter@gmail.com

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