
“Videosorveglianza, chiusura notturna e coordinamento tra Security saranno i tre punti che dovranno essere realizzati da un tavolo tecnico che dovrà riunirsi in tempi brevi anche con la Regione e l’Irsap sfruttando anche le ampie opportunità offerte dal Patto per Catania”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco al termine della riunione con il questore Marcello Cardona e i rappresentanti di istituzioni, imprese e forze sociali svoltasi nel Palazzo degli Elefanti e dedicata al problema della Sicurezza nella Zona industriale.
“Occorre – ha aggiunto Bianco – elaborare in tempi rapidi un progetto per ripristinare la funzionalità della videosorveglianza e un piano per chiudere, così come suggerito dal Questore, nel periodo notturno le 54 strade della zona industriale, per dare la possibilità alle Forze dell’Ordine di sorvegliare meglio quest’area estesa per ben 1.700 ettari. Inoltre le imprese si sono dette disposte a fare in modo che le varie vigilanze private si coordinino e facciano squadra. Ciò porterà a a un aumento considerevole degli standard di sicurezza”.
Durante il suo intervento il questore Cardona, sottolineando di parlare d’intesa con la Prefettura, aveva parlato di “sicurezza partecipata”, citando l’esperienza fatta a Livorno. Aveva descritto la possibilità di impedire l’accesso alle strade con una serie di sbarre per evitare soprattutto i furti di grosse quantità di materiale, portato via con grossi camion. Questi furti rappresentano infatti il 61% dei reati commessi nella Zona industriale e hanno costi elevatissimi per le imprese.
Alla riunione erano presenti, oltre agli assessori Luigi Bosco e Rosario D’Agata e al capo di gabinetto della Questura Salvatore Fazzino, il vicepresidente vicario di Confindustria Antonello Biriaco con il direttore Fabrizio Casicci, il presidente provinciale di Confcommercio Riccardo Galimberti, il segretario generale della Uil Fortunato Parisi e i rappresentanti di Cgil Stefano Materia e dell’Ugl Angelo Mazzeo e poi Francesco Caizzone, site manager della STMicroelectronics con Ettore Spada, responsabile impianti, e il security manager Manlio La Duca, l’ing. Giovanni Spampinato per il Genio civile, il responsabile impianti dell’Irsap Luigi Calabretta con Salvatore Cimino. Presenti anche il comandante della Polizia municipale Pietro Belfiore, l’avvocato capo del Comune Marco Petino, il direttore dei Lavori pubblici Corrado Persico, il capo di Gabinetto Gianluca Emmi, i funzionari Salvatore Ferracane e Maurizio Trainiti, il consulente del Sindaco per i rapporti istituzionali Francesco Marano e il geom. Rosario Marino degli Interventi speciali.
Tutti i presenti, a cominciare da Biriaco e Galimberti, hanno dichiarato il loro apprezzamento per i risultati del tavolo sulla Zona industriale voluto dal sindaco Bianco e la soddisfazione per il lavoro svolto dalle forze dell’Ordine.
“Per anni – ha detto il vicepresidente vicario di Confindustria – la Zona industriale è stata terra di nessuno e la strada intrapresa in questi mesi, con l’idea di fare squadra del sindaco Bianco, si è rivelata quella più giusta”. Della stessa opinione Galimberti, che ha affermato: “Anche noi vogliamo fare la nostra parte e una strada da percorrere potrebbe essere quella di consorzi tra chi si occupa della vigilanza. Parisi dal canto suo ha parlato delle lacune dell’azione della Regione sulla Zona industriale, mentre i rappresentanti di Cgil e Ugl hanno puntato l’indice sulla videosorveglianza, che, come ammesso dai rappresentanti dell’Irsap, “non ha più funzionato per mancanza di manutenzione”.
Di qui la necessità di ripristinarlo, magari, come ha proposto il Sindaco, con il ricorso a fondi del Patto per Catania e con la consulenza, proposta dal Questore, degli esperti della struttura dello Stato, che potrebbero fare in modo di far giungere le immagini delle telecamere anche in Questura o nel Commissariato di Librino.
Il sindaco Bianco ha anche sottolineato come per la Zona industriale di Catania saranno disponibili “fondi per progetti esecutivi già esistenti e nuovi grazie al ‘Patto per Catania’ che sarà siglato da Comune e Governo nazionale e che prevede la realizzazione di alcune opere già entro il 2017”.
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