Teatro

Il  Teatro della Città di Catania sta proponendo al “Vitaliano Brancati”, per la stagione di prosa 2015-2016 diretta da Tuccio Musumeci, “Farfalla…Farfalla” del noto commediografo e drammaturgo Aldo Nicolaj,  testo collaudatissimo, tradotto in oltre dieci lingue, un classico continuamente rappresentato con grande successo in tutto il mondo. Scritto per Paola Borboni, attrice storica del teatro italiano, nel suo cinquantesimo anno di palcoscenico, il testo è un profondo studio dell’animo umano, oltre che un banco di prova e cavallo di battaglia delle attrici artisticamente più mature.

Nell’edizione proposta al “Brancati” di Catania dall’esperto regista ed attore Romano Bernardi, per l’elegante scenografia di Susanna Messina (il luminoso e confortevole salotto della protagonista) e con i costumi delle Sorelle Rinaldi, viene esaltato l’aspetto umano della commedia che, nei due agili atti, presenta via via i caratteri dei personaggi in scena, svelando poi anche le loro caratteristiche, le aspettative, le delusioni, i più reconditi segreti.

Al centro della vicenda c’è Edda, una donna di mezza età che ha vissuto la sua gioventù come una farfalla, svolazzando di illusione in illusione e di uomo in uomo, inseguendo sogni impossibili. Adesso la donna vive nella sua elegante casa e le fa compagnia la domestica, unica amica e confidente delle sue bizzarre storie che ama raccontare di notte. Il regista, con precisione ed umanità, disegna il personaggio di Edda come una donna forte, senza più gioie, ma sicura di se, del suo passato e del suo presente e che dopo anni di splendori sa affrontare l’attuale solitudine, grazie ad un passato meraviglioso, fatto ricchezze, di bellezza e di avventure.

Alessandra Cacialli, Debora Bernardi e Francesco Maria Attardi (Ph Dino Stornello)

Alessandra Cacialli, Debora Bernardi e Francesco Maria Attardi (Ph Dino Stornello)

Ad un certo punto, però, in una serata di pioggia, arriva il giovane Elio che interrompe il suo tranquillo percorso di vita, scuote le sue certezze ed abitudini ed Edda, perennemente in attesa di visite che non arrivano mai, lo accoglie nella sua casa. Elio nasconde un segreto, è un fantasma che viene dal passato di Edda ed ha un doppio ruolo di vittima e di carnefice. Il ragazzo le rivela di essere suo figlio, distruggendo le fantasie del passato, riportandola alla sua squallida realtà di ex prostituta, di bugiarda per necessità e per dimenticare le tante umiliazioni subite.
Edda vede quindi crollare tutte le sue certezze ed emerge, prepotentemente, il suo dramma, il suo delirio, per l’inesorabile trascorrere del tempo e per quel vuoto che non sapeva di avere il bisogno di colmare.

Uno spettacolo appassionante, che parla di storie di vita, che delinea caratteri umani e che nell’adattamento di Romano Bernardi, con apprezzabili dialoghi e un meccanismo teatrale estremamente lineare, risulta gradevole allo spettatore regalando la convincente ed applaudita interpretazione, nel ruolo protagonistico di Edda, di una impeccabile Alessandra Cacialli, accompagnata ottimamente in scena da Debora Bernardi nei panni della fida domestica e da Francesco Maria Attardi nel ruolo del giovane Elio.

L'applaudita Alessandra Cacialli in scena (Foto Dino Stornello)

L’applaudita Alessandra Cacialli in scena (Foto Dino Stornello)

Applausi convinti del pubblico, alla fine, per gli interpreti, per l’adattamento, per la regia e per un testo che osserva la realtà con sottile ironia e con moderato umorismo, consegnandoci dei ritratti umani molto efficaci.

Sono previste repliche al “Brancati” di Catania sino al 21 Febbraio.

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