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Esprimono soddisfazione il presidente della FIPE Confcommercio Dario Pistorio e il presidente di FIPE Bar Massimo Magrì in seguito all’incontro avuto in assessorato alle Attività Produttive con l’assessore Angela Mazzola e il direttore Alessandro Mangani.
Su richiesta della FIPE, infatti, i due presidenti della maggior categoria che rappresenta i pubblici esercizi sono stati ricevuti per discutere di alcune importanti questioni che necessitano di una soluzione immediata per lo svolgimento dell’attività degli operatori.

“Tutto ruota attorno al suolo pubblico – spiega Pistorio – dalla concessione alla gestione. L’iter è talmente farraginoso che fare impresa per un imprenditore diventa sempre più difficile. Anche perché noi vigiliamo e pretendiamo che si lavori nella legalità. Pertanto – continua il presidente della FIPE Confcommercio – abbiamo chiesto di rendere triennale la concessione suolo pubblico così da snellire il lavoro per i dipendenti comunali ed evitare che gli esercenti siano costretti ogni anno a presentare la pratica”.

Secondo punto all’ordine del giorno è stata l’autorizzazione in area privata a servitù pubblica, sulla quale c’è ancora molta confusione, come spiega Massimo Magrì: “Molti gestori e proprietari di bar e pubblici esercizi hanno il problema di far attraversare l’utenza dall’area antistante la propria attività, area privata utilizzata per tavoli e sedie ad esempio. Ecco a tal proposito manca una regolarizzazione, perché pur trattandosi di area privata l’esercente deve lasciare la possibilità di passaggio”.

Se queste sono delle richieste sulla quali l’assessorato si ripromette di ragionare e trovare soluzioni, su una la FIPE canta vittoria: il prolungamento di un mese della concessione di suolo pubblico. “A causa delle troppe richieste – interviene ancora Pistorio – non sono state evase circa 150 richieste di suolo pubblico. Una situazione di stallo che sta creando un grave disagio per altrettante aziende. Abbiamo quindi chiesto e ottenuto un ulteriore prolungamento di circa un mese, quindi fino al prossimo 29 Marzo, affinchè il Comune possa controllare quelle in atto, verificare le nuove richieste ed evaderle”.

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