Cultura

Un mese dedicato ad Orazio, lo scrittore-poeta dell’antichità che sa parlare diretto alla mente dei lettori, senza filtri e preconcette ideologie.

L’iniziativa organizzata dall’Associazione ex Alunni del Gulli e Pennisi di Acireale guidata dal prof. Alfonso Sciacca, in stretta sinergia con la dirigenza l’omonimo liceo, prevede la lettura delle opere di Orazio e si articolerà in cinque appuntamenti settimanali, dal 1 primo marzo al 5 aprile, che si terranno ad Acireale ed Aci Bonaccorsi.

Non una scelta casuale, quella degli ex alunni. Infatti Quinto Orazio Flacco non è stato un poeta filosofo ma un poeta saggio e prudente, esperto della vita, le cui parole risultano attuale anche ai tempi nostri ed attinenti alle problematiche che viviamo, parole che senza saperne il perché, tra l’altro, ci hanno accompagnato lungo tutta la nostra esistenza, ricordandoci l’imperativo categorico del carpe diem, dell’est modus in rebus, e così via.

Le sue «parole», quelle che meglio ne esprimono limpidamente il messaggio, si riferiscono alla caducità della vita, al correre irrefrenabile del tempo, alla ineluttabilità della morte, alla gioia dell’amore e del convito, all’amena pace della compagna, al dono dell’amicizia, alla capacità di legare a noi le cose piuttosto che renderci schiavi di esse. In fondo la sua poesia è ispirata ad una morale, da qualcuno assai opportunamente definita «laica», o mondana; il «mondo» possiede, infatti, una propria essenza etica, ad onta nella sua innegabile materialità. Anche la nostra vita, a saperla vivere calibrata su un equilibrio interiore, ha una sua infrangibile sacralità.

Potrebbe sembrare che egli sia un poeta che scriva di getto, impulsivo, immediato. Ed, invece, è tutto il contrario: Orazio è riflessivo, razionale; e le sue poesie, tutte, anche quelle giovanili, nascono da una profonda meditazione sulla vita e dalla ostinata ricerca della perfezione formale.

Egli, quindi, appartiene alla nostra cultura, alla cultura «europea», con la conseguenza che la sua lettura, ascoltata o meditata, ci fa comunque bene.

Saranno alcuni docenti del prestigioso liceo Gulli e Pennisi di Acireale, di oggi o di ieri, a proporre non solo agli attuali studenti ma anche ai cittadini appassionati della lettura dei classici, alcune odi oraziane, scelte in modo tale che si pervenga, per quanto possibile, ad una visione minima ma essenziale della sua opera..

La poetica e la consapevolezza di sé, il tempo, la vita e la labilità del giorno, Orazio e il suo tempo da Cleopatra a Mecenate, l’amore il desiderio il rimpianto, l’ideale del giusto mezzo saranno i temi delle odi che certamente appassioneranno la platea.

Gli appuntamenti

1 marzo –ore 16,30 “LA POETICA E LA CONSAPEVOLEZZA” Acireale liceo “Gulli e Pennisi”

8 marzo – ore 16,30 – “IL TEMPO E LA VITA, LA LABILITA’ DEL GIORNO” – palazzo Cutore Aci Bonaccorsi

17 marzo – ore 16,30 – “ORAZIO E IL SUO TEMPO, DA CLEOPATRA A MECENATE” Palazzo Cutore Aci Bonaccorsi

21 marzo- ore 16,30 – “L’AMORE IL DESIDERI IL RIMPIANTO” – Acireale liceo Gulli e Pennisi

5 aprile– ore 16,30 – “ L’IDEALE DEL GIUSTO MEZZO” –Acireale liceo Gulli e Pennisi

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