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L’iter politico che ha portato all’introduzione del reato di omicidio stradale si è rivelato estremamente complesso, lungo e tortuoso ma grazie alla tenacia di associazioni di familiari di vittime della strada è stato raggiunto un traguardo storico garantendo una risposta al problema dell’incidentalità stradale e alla conseguente perdita di vite umane.

Il provvedimento che istituisce il reato autonomo di omicidio stradale, inasprisce le pene per i pirati della strada (carcere fino a 20 anni con le aggravanti per chi fugge) e introduce l’arresto obbligatorio in flagranza per chi si metta alla guida ubriaco o sotto l’effetto degli stupefacenti e poi provochi un incidente mortale. Il reato di omicidio stradale diventa così anche un valido deterrente contro i comportamenti a rischio e sarà compito non solo delle associazioni, ma anche della cosiddetta società civile, sensibilizzare con ancora maggior forza l’opinione pubblica anche attraverso campagne di comunicazione sociale, oltre che vigilare affinché il nuovo reato trovi la corretta applicazione.

In merito all’approvazione della nuova legge contro l’omicidio stradale è intervenuto Giacinto Picozza, presidente dell’associazione “Basta sangue sulle strade Onlus” che ha commentato:“Quattro anni di faticose lotte per veder approvata una legge che finalmente assicuri il colpevole di un omicidio stradale dietro le sbarre non hanno mai fiaccato le nostre speranze. Con caparbietà la nostra associazione ha sostenuto la sete di Giustizia delle tante famiglie che si sono viste strappare un proprio caro dall’imprudenza altrui. ‘Sete di Giustizia’ e non di vendetta. Chi sbaglia per negligenza propria, perché ha alzato il gomito oltre il limite e si è messo al volante, perché è salito alla guida sotto l’effetto di stupefacenti, perché ha azzardato una manovra rischiosa senza minimamente rendersi conto delle conseguenze, da oggi vedrà aprirsi le porte del carcere. Resta solo un dubbio legato all’applicazione della pena: se i giudici continueranno ad applicare il minimo, con la concessione delle attenuanti, il colpevole potrebbe non scontare nemmeno un giorno in cella. Dunque, il passaggio successivo all’introduzione del nuovo reato di omicidio stradale dovrà avvenire nei tribunali. Basta Sangue Sulle Strade Onlus, associazione familiari e vittime della strada, continuerà a tenere alta l’attenzione sull’argomento, affinché tutti siano informati del fatto che da oggi non si scherza più, che da oggi chi uccide al volante avrà una punizione certa. Nessuna vendetta. Solo Giustizia”.

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