
L’attore, autore e regista messinese (nato a Tindari) Tindaro Granata, a Catania, racconta come è nato lo spettacolo, Premio della Critica 2011, “Antropolaroid” che gli ha dato e continua a dargli tante soddisfazioni. In circa 60 minuti Tindaro Granata, senza artifici scenografici, accompagnato solamente da una sedia, un lenzuolo e un maglioncino che diventa a volte il velo delle vecchie del suo paese, riesce a trasmettere al pubblico tutta la sua carica emotiva, la sua emozione, attraverso una pièce di rara intelligenza teatrale, essenziale, acuta e che fa centro, tanto da suscitare alla fine le curiosità degli spettatori.
Lo spettacolo è una saga familiare dai contorni grotteschi e delicati, narrata in dialetto siciliano arcaico e moderno. Sullo sfondo emergono i temi della legalità e della mafia nella Sicilia del 1900 attraverso una storia familiare che si intreccia con la Storia.
La storia, narrata con abilità e trasporto da Tindaro Granata e che fa venir fuori i temi della legalità e della mafia nella Sicilia del 1900, non è altro che un mix di racconti popolari tramandategli dai nonni e da lui memorizzate, elaborate, cucite tra loro con sensibilità.
Nel video alcuni brani dello spettacolo e le dichiarazioni, sul testo, dell’autore
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