Cronaca

Emergenza xylella fastidiosa nel settore del florovivaismo e sblocco delle procedure di esportazioni di piante e fiori italiani verso i mercati del sud Africa e della Turchia.
Sono stati questi i principali temi trattati durante l’incontro tenutosi al Ministero delle Politiche agricole tra il ministro Maurizio Martina e i rappresentanti di categoria del settore florovivaistico.

“Abbiamo chiesto al ministro di agire immediatamente per arginare i danni che il caso xylella sta producendo nel nostro settore”, afferma Mario Faro, presidente della sezione florovivaistica di Confagricoltura Catania e rappresentante delegato dalla confederazione nazionale alla riunione con il ministro Maurizio Martina.
“L’allarme creatosi attorno al caso del batterio xylella non danneggia solo i produttori di olio e di piante di ulivo – spiega Faro – ma penalizza fortemente anche il florovivaismo, soprattutto quello delle regioni meridionali”. “A seguito dei casi di xylella verificatisi in Puglia, alcuni paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, tra questi Algeria e Marocco, hanno bloccato l’ingresso di qualsiasi tipo di piante provenienti dal nostro Paese”. “Si tratta di una misura eccessiva che sta già danneggiando uno dei settori che meglio aveva retto alla crisi”.
“Se come pare anche la Turchia seguirà a breve la strada del blocco totale delle importazioni, già intrapresa da Algeria e Marocco, avremo ulteriori danni che porteranno fatalmente ad una diminuzione del fatturato, con conseguente calo dell’occupazione in un settore che, solo in provincia di Catania, impiega 10 mila addetti e fattura centinaia di milioni di euro”, continua Mario Faro.
Durante la riunione con il ministro Martina i rappresentanti di categoria, in particolare quelli del sud Italia, produttori di piante come alloro, oleandro e altre gravillace, largamente esportate nei paesi caldi, hanno chiesto che si avvii immediatamente una campagna politico diplomatica e informativa, coordinata a livello nazionale e comunitario, nei paesi che hanno deciso di bloccare le importazioni di piante e fiori italiani.

“Tutti i rappresentanti di categoria presenti alla riunione al Mipaaf abbiamo fatto presente che in Europa e in Italia tendiamo ad importare facilmente prodotti agricoli che spesso sfuggono alle più elementari norme di tracciabilità del prodotto – racconta il presidente della sezione florovivaistica di Confagricoltura Catania – e incappiamo in assurdi e immotivati divieti al momento di esportare”.
“Se la Turchia non permetterà ai produttori di piante e fiori italiani di partecipare all’Expo green di Antalya, in programma da aprile a ottobre di quest’anno, subiremo un danno fortissimo ed è per questo motivo che abbiamo chiesto al ministro un impegno immediato che scongiuri questa iattura”, conclude Mario Faro.

A margine dell’incontro il ministro Martina ha ribadito l’impegno del Governo e del Mipaaf contro il diffondersi del batterio xylella. Un impegno che passerà attraverso l’aumento dei fondi a disposizione degli Osservatori regionali per le malattie delle piante e l’intensificazione dei controlli sulle piante importate dall’estero o provenienti da zone del paese con coltivazioni o insediamenti a rischio.

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