Cronaca

Atmosfera plumbea a Bronte, e non solo per la pioggia, nella domenica scelta dall’Osservatorio permanente a difesa della Salute dei cittadini, costituito dai sindaci del territorio, per protestare contro il nulla di fatto in merito alla riapertura  del Punto nascita dell’Ospedale Castiglione Prestianni di Bronte.

I sindaci hanno concordato che giovedì 17 marzo si recheranno nella sede dell’Asp 3, (Azienda Provinciale Sanitaria) per sapere ufficialmente se a fine marzo il Punto nascita riaprirà con gli uomini e le attrezzature richieste dal Ministero.

Causa il maltempo, la manifestazione di protesta si è spostata al Cine teatro comunale, affollato di cittadini. I sindaci che rappresentano le comunità sono saliti sul palco insieme a molti consiglieri comunali. A fianco di Graziano Calanna, sindaco di Randazzo anche i primi cittadini, Michele Mangione, di Maletto, Salvatore Barbagiovanni, di Maniace, Nino Catali e Salvatore Calì di Cesarò.

Alla manifestazione, nonostante l’invito inviato a tutta la deputazione nazionale e regionale, era presente solo l’on. Alfio Papale, mentre l’on. Francesco Cappello ha spedito una lettera. Presenti in platea anche il segretario provinciale della Flai Cgil, Alfio Mannino e l’ex sindaco di Bronte, Pino Firrarello.

Duro l’intervento di apertura di Graziano Calanna: “Il Ministero il 31 dicembre 2015 ha concesso al Punto nascita una deroga condizionata al suo potenziamento. Il 31 gennaio scorso si è costituito l’Osservatorio dei sindaci che ricordo sono la massima autorità sanitaria locale. Da allora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione da parte dei i vertici dell’Asp che non capisco con chi si relazionino. Eppure avevamo posto delle domande precise per conoscere il crono programma degli interventi e sapere chi doveva mettere i soldi. Sol oggi, ad appena 17 giorni dalla scadenza dell’ultimatum imposto dal Ministero, abbiamo saputo qualcosa. Voci che mi auguro non vengano confermate e che fanno capire come il nostro Punto nascite, se riaprirà, sarà senza primario, previsto, invece, per l’ospedale di Biancavilla. Se fosse vero mi domando: che interesse avrà un primario da Biancavilla a potenziare il Punto nascite di Bronte fino a fargli raggiungere i 500 parti?

Ed allora – ha continuato Calanna – giovedì 17 marzo tutti sindaci saremo a Catania per sapere ufficialmente dall’Asp cosa si è fatto e se anche i primari degli altri reparti sono a rischio. Chiederemo che all’incontro siano presenti il direttore Giuseppe Giammanco ed il presidente della Regione, Rosario Crocetta, al quale chiederemo anche il rispetto degli accordi sul potenziamento dell’ospedale”.

Ed i sindaci presenti nei loro interventi hanno ribadito l’importanza dell’unica struttura ospedaliera rimasta nel versante nord dell’Etna.

Giallo poi sulle voci giornalistiche che farebbero intendere che l’Asp avrebbe da tempo organizzato un incontro chiarificatore al Comune di Bronte per martedì 15 marzo: “Io – ha risposto il sindaco Graziano Calanna – non ne so nulla”.

Qualche momento di tensione quando l’ex sindaco di Bronte, Pino Firrarello ha chiesto di intervenire. Graziano Calanna inizialmente gli ha concesso la parola, ma poi, quando gli altri ospiti sono insorti chiedendo anch’essi di intervenire, ha pregato Firrarello di soprassedere.

Il consigliere comunale del M5s, Valeria Franco, ha sostenuto gridando dal palco che la Regione avrebbe “tolto 120 milioni di euro per tappare buchi di bilancio creati in passato”.

“Voglio correggere delle imprecisioni dette” ha replicato Firrarello.

“Se è vero lo farà giovedì l’Asp. – ha ribadito Graziano Calanna – Mai in passato sulla battaglia per difendere l’ospedale ci sono state polemiche”.

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