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L’importare era tornare alla vittoria, incamerare i tre punti utili per smuovere un pò la classifica, rasserenare un pò l’ambiente e la tifoseria e trascorrere così una Pasqua più serena. Ebbene oggi pomeriggio, in un “Massimino” con pochi spettatori in tribuna (complice il giovedì lavorativo e pasquale e la contestazione e stanchezza di numerosi sostenitori etnei), il Catania è riuscito a battere per 2-1 il Messina di Raffaele di Napoli, grazie ad un rete per tempo, anche se in campo ha mostrato ancora parecchi problemi di gioco, nella tenuta atletica e di concentrazione.

I rossazzurri hanno giocato con il lutto al braccio per la morte dei giornalisti Mario Petrina e Mino Licordari ed è stato anche osservato, prima dell’inizio della gara, un minuto di raccoglimento.

Inizio partita con un Messina più manovriero e che al 14′ con Fornito prova a sorprendere Liverani con un tiro che si perde alto sulla traversa. Il Catania si vede poco dalle parti degli ospiti e si deve arrivare al 19′ per annotare il primo tiro dei padroni di casa con Musacci che, però, spedisce alto. Le due squadra si affrontano con equilibrio, i ritmi sono tutt’altro che elevati e si arriva al 36′ quando in area Calil viene atterrato da Martinelli ed il signor Piccinini assegna un rigore al Catania che lo stesso Calil trasforma per l’1-0. Dal vantaggio etneo succede poco e niente e la prima frazione di chiude sull’1-0.

Nella ripresa dopo un 1′ Falcone sfiora il raddoppio con un tiro che finisce alto sulla traversa, mentre al 3′ è il Messina a sfiorare il pari con un tiro di Tavares deviato in angolo da Liverani. Gli ospiti iniziano a provarci, a crederci, complice anche un calo fisico del Catania che non pressa e non insegue l’avversario ed al 18′ il Messina infatti raggiunge il pareggio: cross di Giorgione e colpo di testa in area del liberissimo Gustavo che batte Liverani per l’1-1.

Dopo il pari sembra avere più energie la squadra ospite, dando l’impressione di poter centrare anche il colpaccio e Moriero inserisce allora nuova linfa con Lupoli e Calderini al posto di Falcone e Di Cecco. Ed al 35′, improvvisamente, il Catania colpisce in contropiede: lancio per Russotto che, in velocità, sfugge al diretto avversario e con un diagonale basso batte Berardi.

A questo punto il Messina prova, ma con scarsa pericolosità, a pareggiare, rimane anche in 10 per l’espulsione (doppia ammonizione) di Ionut e la gara si chiude sul 2-1 per i rossazzurri di Francesco Moriero che così tornano a vincere, anche se, ripetiamo, per quello che si è visto in campo oggi, c’è ancora molto da lavorare in termini di gioco, di schemi, di velocità e condizione atletica. Comunque è una vittoria importante che porta gli etnei a quota 29, alla pari del Monopoli e dopo Pasqua, lunedì 4 aprile, il Catania è atteso dalla difficile trasferta di Foggia.

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