Catania News

Personale della Polizia di Stato ha arrestato Alberto Gravagna (cl.1985);  Boris Sacha Scarlato (cl.1979); Mascia Veronica Gabriella D’Autilia (cl.1978), ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di furto in abitazione ai danni di una coppia di anziani, aggravato dall’aver commesso il fatto, simulando la qualità di pubblico ufficiale. Il 23 marzo scorso infatti, tre uomini ed una donna, presentandosi come poliziotti, bussavano alla porta di una coppia di anziani, nel quartiere di Nesima, annunciando che avrebbero dovuto effettuare una perquisizione.  Sebbene stupiti ed increduli, ingannati dalla circostanza che la donna indossava una divisa, la coppia ha messo a disposizione il proprio appartamento. Approfittando del momento in cui uno dei falsi poliziotti stava acquisendo le complete generalità dei coniugi, gli altri si sono impossessati di alcuni oggetti e di una somma di denaro, allontanandosi definitivamente dall’abitazione non prima di avere rassicurato le vittime che sarebbe stato loro rilasciato un verbale negli uffici della Questura, previa comunicazione telefonica con un’utenza risultata inesistente. Poco dopo la coppia, comunque insospettita, ha accertato di essere stata derubata. Il gruppo di malviventi aveva insospettivo alcuni abitanti della zona che, avendo annotato la targa dell’autovettura con cui i quattro erano giunti, la hanno comunicata al 113. Sebbene il mezzo risultasse di proprietà di una ditta di autonoleggio, in poco tempo, il personale della Squadra Mobile – Sezione “Antirapina” è riuscita ad individuare gli occupanti.

Nel corso della perquisizione eseguita nell’abitazione dei coniugi Scarlato-D’Autilia, è stato recuperato un giubbotto, vecchio modello, con il patch della Polizia di Stato, grazie al quale le vittime erano state ingannate.  Espletate le formalità di rito, i tre sono stati associati nella casa circondariale di Catania – Piazza Lanza.  Sono in corso approfondimenti volti alla identificazione del quarto complice ed a verificare se sono accaduti episodi simili, non escludendosi che altri anziani possano essere stati tratti in inganno.

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