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Ieri mattina, primo Aprile 2016, mi sono svegliato con la voglia di fare ‘na bella passiata a Catania. Pigghiai a machina e dal mio paesello mi sono partito per la volta della grande metropoli siciliana. La giornata era bellissima, per strada le automobili caminavunu tutte in perfetto ordine, nessuno sorpassava a destra, nessuno strombazzava il suo clakson…vi dico era una meraviglia. Ma ancor più meraviglioso era vedere finalmente le strade belle asfaltate, non c’era una buca… neanche una, mancu a pavalla a pisu d’oru. Strati e stratuzzi erano proprio livellate a dovere, tantu che ho ricevuto un “grazie assai” dai copertoni e dagli ammortizzatori. Non sulu… Ma arrivatu a Catania mi si inchienu l’occhi di stupore. Visti ‘na città assaltata da turisti di ogni dove, ca scattavunu fotografii ad ogni monumentu che per l’occasione era ripulito, restaurato e affiancato da un cicerone che ne spiegava l’origine e la storia.

E caminannu caminannu, sinteva per l’aere un profumo di rose e di viole ca pareva di stari nei giardini di Versailles. Non ci putiti cridiri…ma non visti mancu ‘nsacchettu di munnizza all’anguli de strati e neppure una piccola cartaccia che potesse inzunzari le pulitissime via del centro storico. Poi, cosa mai vista fin’ora, a Piscaria e a Fera avevano le bancarelle sistemate ognuna nel proprio posto assegnato e i passaggi per gli acquirenti non erano intasati da venditori abusivi che di solito intralciano i due mercati storici. E i parcheggi? Non visti nessun posteggiatore abusivo e le macchine erano tutte posteggiate all’interno delle strisce blu. E c’era una pace, un silenzio paradisiaco, nuddu ca ittava vuci, nuddu ca s’acchiappava per un futile motivo…insomma sembrava di stare nel giardino dell’Eden.

Ma appoi, liggii megghiu a data supra ‘o calannariu e visti ca era il primo di Aprile e ddocu capii ca era tutto un PESCE D’APRILE e che stavo sognando. Cittadini… Evviva Catania!

Turi Giordano

Turi Giordano

Turi Giordano, regista, autore ed attore, è un fine conoscitore della realtà teatrale catanese e siciliana in genere, appassionato ricercatore ed indagatore di storia del teatro. Negli anni si è sempre interessato di teatro andando a scovare in biblioteca, tra vecchie carte, testi nuovi o poco rappresentati, scrivendo, recitando e dirigendo lavori teatrali messi in scena con successo. Questo ed altro, accompagnato da una innata allegria e spiritosaggine alla catanese.

2 commenti

  1. Peccato aver svelato il “trucco”, Turi. Però dai, resta il fascino… certo niente in comune con la Catania degli “anni belli”. Complimenti 🙂

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