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La sconfitta di domenica scorsa allo “Sperone” contro Messina ha reso il cammino dell’Amatori Catania maggiormente complicato e difficile. L’obiettivo finale, per conquistare la massima serie, ha bisogno adesso di un accelerata importante, con il classico “filotto” che possa consegnare certezze, speranza e rinnovato entusiasmo. Terzo posto in classifica per l’Amatori, sette le lunghezze di distanza dalla capolista Civitavecchia e cinque i punti che separano gli etnei dal secondo posto occupato dal Benevento. Proprio contro i campani potrebbe essere decisiva l’ultima gara, quella del 1 maggio, che si disputerà al “Paolone”, ma prima gli uomini di Ezio Vittorio devono pensare a vincere le altre partite.

Cominciando con la sfida di domenica 10 Aprile, in casa, alle ore 15.30 (arbitro Stefano Roscini), contro Colleferro, squadra ostica, battuta nel match d’andata 19-22, con grande sofferenza dovuta all’uomo in meno per l’Amatori e con un drop di Borina da urlo. Bisogna ritrovare proprio quella rabbia, quella voglia di buttare oltre l’ostacolo qualsiasi difficoltà del periodo e qualsiasi rallentamento dovuto alla stanchezza o ad uno scarico mentale il più delle volte fisiologico. Ritrovare l’anima Amatori Catania, il carattere e la forza dei suoi uomini di mischia e la velocità e il saper fare gioco facendo male agli avversari. I numeri ad oggi non aiutano con il terzo posto e una sola vittoria nelle ultime quattro gare, ma conforta l’eventuale arrivo a pari punti con l’Amatori Messina visto il vantaggio che i catanesi hanno negli scontri diretti.

Insomma un passo alla volta, ma con l’Amatori Catania che deve assolutamente rialzare al testa, stando sul pezzo, tentando poi il tutto per tutto in quel di Civitavecchia il 17 aprile nel prossimo turno di campionato. Occorre, però, vincere e l’occasione contro Colleferro è troppo ghiotta per non disperdere ulteriori e decisive opportunità.

Sempre domenica, nel girone salvezza, il Cus Catania di Carlo Leonardi e Pietro Todaro, affronta alle 13.30 (arbitro Raffaele Di Blasio) alla “Cittadella” l’Avezzano ed inutile dire che gli universitari, ultimi nel girone, hanno assolutamente bisogno di vincere per sperare ancora.

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