Catania News

Il Consiglio comunale, presieduto da Francesca Raciti, ha approvato nella seduta di prosecuzione le delibere  sulla determinazione delle aliquote per l’anno 2016 relative all’Imposta municipale propria (Imu) e al Tributo servizi indivisibili (Tasi). Gli atti sono stati illustrati in aula dall’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando, alla presenza anche dell’assessore Rosario D’Agata. La delibera sull’Imu, votata favorevolmente da 21 consiglieri su 24 presenti (3 astenuti), risponde alla disposizione della legge di stabilità 2016 che ha previsto nuove tipologie di tassazione.

“Avevamo l’obbligo – ha spiegato Girlando – di recepire la normativa nazionale modificando il precedente regolamento comunale, e l’averlo fatto entro il 30 aprile permetterà al Comune di essere rimborsato dallo Stato per l’eventuale minore incasso derivante dalle differenze di tassazione”.
Le modifiche richieste da Girlando, e approvate dall’aula, sono due. La prima riguarda  l’aliquota agevolata del 9,60 per mille, relativamente agli immobili locati a canone concordato: in questo caso la base imponibile è ridotta del 25%.  L’altra modifica attiene all’aliquota ordinaria del 10,60 per mille, relativamente alle abitazioni concesse in comodato gratuito ai parenti di primo grado che la utilizzano come abitazione principale: in questo caso è previsto un abbattimento del 50% della base imponibile.

La delibera sulla Tasi, votata favorevolmente da 18 consiglieri su 24 (6 astenuti), recepisce nel regolamento comunale la normativa nazionale con l’abolizione dell’imposta Tasi per le abitazioni di proprietà (il comune di Catania ha infatti adottato la Tasi solo per le abitazioni di proprietà e non per quelle in locazione). L’approvazione entro il 30 aprile, anche in questo caso consentirà al Comune il rimborso da parte dello Stato per le minori entrate derivanti dall’abolizione dell’imposta.

“Con la Tasi -ha precisato Girlando – è stata abolita anche la maggiorazione dello 0,8 per mille che veniva utilizzata per dare le detrazioni al pagamento: non dovendosi più pagare l’imposta principale non c’è più ragione di incassare lo 0.8 per mille”.
Nel corso della seduta sono intervenuti i consiglieri Giuseppe Castiglione, Niccolò Notarbartolo, Alessandro Porto, Agatino Tringale, Sebastiano Arcidiacono.La seduta si era già aperta giovedì, alla presenza degli assessori Giuseppe Girlando, Marco Consoli, Rosario D’Agata, Valentina Scialfa, Salvo Di Salvo, Luigi Bosco.  Nella fase delle comunicazioni e nel corso dei lavori d’aula erano intervenuti i consiglieri Massimo Tempio, Manlio Messina, Sebastiano Anastasi, Sebastiano Arcidiacono, Antonino Vullo, Giuseppe Castiglione, Agatino Tringale, Vincenzo Parisi, Alessandro Porto, Niccolò Notarbartolo, Agatino Lombardo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post