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“Un migliaio di operatori e una delle zone commercialmente più vivaci di Catania a rischio”. Per il direttore di Confesercenti provinciale, Salvo Politino, la chiusura al traffico veicolare della via Dusmet, così come ipotizzata dall’amministrazione Bianco, avrebbe solo effetti nefasti per l’economia cittadina.  Ciò che Politino lamenta è ancora una volta “l’incapacità cronica di pianificare un’azione strategica per la città. Chiudere, infatti, la strada alle auto senza prima averne studiato le conseguenze o concertato con gli operatori del luogo sarebbe un pesante autogoal”.

Il direttore Confesercenti Catania, Salvo Politino

Il direttore Confesercenti Catania, Salvo Politino

A spiegare le motivazioni nel dettaglio è il proprietario di uno dei più noti e frequentati bar della zona, Antonello Lentini, rappresentante della Fiepet Confesercenti: “Il problema reale della via Dusmet non è il transito delle vetture ma l’insufficiente numero di parcheggi che rende caotica la zona. Le persone che frequentano la pescheria sono, infatti, per lo più commercianti che acquistano il pesce per i loro ristoranti o negozi, che quindi necessitano di un mezzo di trasporto, oppure i catanesi che risiedono, in numero sempre maggiore, nei paesi limitrofi alla città. Chiudere alle auto significherebbe, dunque, non consentire agli utenti della pescheria di fruirne facilmente e di conseguenza la morte della maggior parte delle attività”. 

Numerose le proposte formulate negli ultimi anni, come quella di convertire l’area del vecchio Hard rock cafe, circa 900 metri quadrati, in un parcheggio multipiano, come quello realizzato all’interno della fiera. Proposte mai accolte. Tra le richieste degli esercenti anche quella di aumentare la sorveglianza alla Villa Pacini, teatro troppo spesso di scippi ed episodi di criminalità e di regolarizzare il fenomeno dell’abusivismo. “Basterebbe istituire degli stalli a pagamento – spiega Lentini – dove gli operatori possono operare in sicurezza. Ne beneficerebbero gli esercenti, l’intera cittadinanza e perfino il Comune al quale sarebbero riconosciute regolarmente le imposte”.

“Ci chiediamo – dichiara Politino – come mai Bianco non abbia mai ascoltato le continue richieste delle associazioni di categoria. Oggi più che mai è importante la concertazione, in vista dell’arrivo di importanti fondi per le aree metropolitane. A tal proposito desideriamo conoscere come il sindaco intenda destinare le risorse promesse dal premier Renzi e quali sono i progetti che dovrebbero far decollare Catania. Ci auguriamo che, almeno in questa occasione, Bianco voglia coinvolgere le associazioni di categoria nella programmazione di interventi realmente risolutivi e necessari per la rinascita della città”.

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