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La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania hanno segnalato alla locale Procura della Repubblica quattro sedicenti cittadini stranieri di nazionalità egiziana, tutti posti in stato di fermo di indiziato di delitto, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 285 migranti giunti presso il Porto di Catania il 13 maggio, a bordo della nave militare finlandese “Merikarhu”.

In particolare, nella mattina del giorno precedente, la nave aveva effettuato il soccorso in acque internazionali dei migranti, partiti dalle coste egiziane su un natante e poi trasferiti, in alto mare, a bordo di un peschereccio.

Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica etnea, gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della locale Sezione Operativa Navale delle fiamme gialle, hanno ricostruito la dinamica del viaggio, acquisendo le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti di Mostafa Muhamed Ibrahim (classe 1977), El Shouki Shaban Hassan (classe 1986), Abd Alrazek Mohamed Kamal (classe 1989) e Ibrahim Mohamed Tarek (classe 1987).

Gli stessi, infatti, sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio del peschereccio con il quale è avvenuta la traversata del Canale di Sicilia. A conclusione delle attività, i fermati sono stati associati nella locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dalle audizioni dei migranti si è appreso che il costo della traversata dall’Egitto all’Italia è stato mediamente pari a 2.500 dollari americani a persona.

 

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