Venerdi 20 Maggio, alle 19:30 presso la Sala Touring di via Pola 9/D a Catania, alla presenza di Patrizia Maiorca, dal 2012 membro (insieme al papà Enzo ) del Comitato dei saggi di Sea Shepherd e del regista Antonio Caia, sarà proiettato il documentario “Plemmirio: l’ultima costa”. Al termine della proiezione Patrizia Maiorca e Antonio Caia risponderanno alle domande dei presenti e interverranno per sensibilizzare sul delicato tema della tutela dell’ambiente. Il Plemmirio rappresenta una zona di inestimabile pregio storico, naturalistico ed archeologico, nota per il fascino delle sue coste e per la bellezza delle sue acque cristalline. L’ Ondosum Plemmirio, così definito dal sommo Virgilio, costituisce un tesoro che la città ha il dovere morale di tutelare. Un fronte compatto di cittadini siracusani, lottando contro ulteriori progetti di cementificazione e privatizzazione delle coste, chiedono a gran voce l’istituzione di una Riserva Naturale in quell’ultimo tratto di costa siracusana risparmiato da industrie e cemento. “Plemmirio: l’ultima costa” è un documentario autoprodotto allo scopo di far conoscere e preservare questi luoghi. I colleghi della stampa sono invitati ad intervenire e dare visibilità all’appuntamento.
Fondata nel 1977 dal Capitano Paul Watson, Sea Shepherd è la più attiva e agguerrita Organizzazione per la tutela degli Oceani e della fauna marina. La flotta di Sea Shepherd è composta da otto navi con a bordo equipaggi di volontari provenienti da tutto il mondo, disposti a rischiare la propria vita per la causa. Sea Shepherd non protesta, ma agisce utilizzando tattiche di azione diretta contro i bracconieri. Tra le numerose campagne portate avanti in 38 anni di storia ricordiamo quelle in Canada contro il massacro delle foche, nelle isole Faroe, protettorato danese, contro la mattanza di globicefali e in Mediterraneo contro la pesca illegale al tonno rosso. Inoltre, Sea Shepherd collabora ufficialmente da diversi anni con le forze di polizia delle Isole Galapagos e porta avanti anche Campagne a terra, come quella contro la strage di delfini a Taiji (Giappone) e di otarie in Namibia e negli Stati Uniti. La Campagna principale e più impegnativa si svolge ogni anno, da circa un decennio, in Oceano Antartico contro la caccia commerciale alle balene, mascherata da ricerca scientifica, praticata dalla flotta giapponese.
Ogni anno, all’interno di un Santuario per i Cetacei, i giapponesi tentano di uccidere 1.000 balene ma, grazie a Sea Shepherd, negli ultimi anni questo numero si è drasticamente ridotto e ha permesso a più di 5.000 balene di continuare a nuotare libere. Sea Shepherd esiste e porta avanti le sue campagne grazie alla volontà e al supporto dei singoli individui (volontari e sostenitori).