Catania News
“Più centri specifici per anziani, tante iniziative e piazze adeguate e dotate di bagni”. Questo è quello che Erio Buceti, consigliere della municipalità di Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo, chiede all’amministrazione comunale. Progetti mirati verso la terza età che oggi è messa letteralmente ai margini di una circoscrizione dove le istituzioni politiche sembrano non curarsi di loro. “Nel nostro territorio – sottolinea Erio Buceti – ci sono molti spazi verdi e piazze in pessime condizioni. E’ proprio qui che i pensionati si riuniscono. Spesso però rischiano di essere investiti prima ancora di raggiungere l’area. Mi riferisco a piazza Bonadies, piazza Chiesa Madre e piazza 2 Giugno 1946. A questo va aggiunta anche la totale mancanza di bagni pubblici che evidenzia come finora sono mancate idee, progetti e programmazione per rendere la IV municipalità un territorio adeguato alle esigenze degli over 60”.
Piazza Bonadies

Piazza Bonadies

“Come consigliere circoscrizionale – continua Buceti – mi faccio portavoce delle richieste di tanti pensionati che nel nostro territorio ci vivono o lo frequentano. Chiedo,quindi, all’amministrazione di valutare attentamente la mia proposta di consegnare questi impianti alle associazioni di pensionati oppure ai comitati della terza età. Ascoltare le loro proposte vorrebbe dire intervenire più efficacemente per avere finalmente un quartiere più a misura d’uomo. Non solo, si potrebbe garantire un minimo di vigilanza nei luoghi spesso oggetto di continui raid vandalici oltre a dare la possibilità a tanti “non più giovani” di sentirsi parte integrante di quel quartiere che, negli ultimi tempi, troppe volte li ha ignorati. Finora i tanti pensionati sono stati costretti ad arrangiarsi come potevano, fare di necessità virtù creando dal nulla il loro centro aggregativo come in piazza Chiesa Madre o in piazza 2 Giugno 1946. La mia proposta, invece, potrebbe essere estesa anche al parco Gandhi e al parco degli Ulivi dove, con servizi igienici adeguati, i pensionati potrebbero socializzare al riparo dal traffico, sedersi su una panchina, andare in bicicletta oppure dare vita ad iniziative sociali. Programmare attività ricreative senza impiegare denaro pubblico con la consapevolezza che i nostri nonni rappresentano un valore aggiunto (e non un peso) e come tali vanno trattati“.

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