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Si avvicina un nuovo traguardo per le donne e gli uomini della Polizia di Stato: il 26 maggio, infatti, sarà trascorso il 164° anno dalla fondazione di quello che, nel 1852, si chiamava Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Da allora, la Polizia di Stato, ha percorso un lungo cammino di costante evoluzione, sempre alla ricerca del miglior risultato nell’attività di contrasto al malaffare, in difesa dei più deboli, per la serenità e la libertà di tutti. Un cammino, purtroppo, costellato di sacrifici, anche in termini di vite umane, segnato indelebilmente dall’operato di donne e di uomini che, in silenzio, si sono immolati in nome della giustizia: eroi mai dimenticati, ma ai più sconosciuti.

E col medesimo impegno, nel corso degli anni, la Polizia di Stato ha perseguito anche a Catania la sua costante azione di rinnovamento, con immutato spirito di servizio e di vicinanza col cittadino.

All’ombra dell’Etna, u centutridici” (il 113) è diventato sinonimo di soccorso e sicurezza, con una capacità di sintesi che racchiude un imponente apparato di uomini e mezzi. E questa sarà l’occasione per pensare ai poliziotti della Squadra Mobile, quotidianamente impegnati nella lotta alla criminalità organizzata e allo spaccio di stupefacenti e nel contrasto dei reati predatori. Sicuramente il pensiero corre al costante controllo del territorio effettuato dagli agenti delle Volanti, recentemente incrementate con l’assegnazione di uomini e mezzi.

Sono, inoltre, da menzionare il lavoro degli uomini dell’Ufficio Immigrazione, sempre in prima linea nell’accoglienza dei migranti; i controlli antiterrorismo che impegnano gli agenti della Digos a seguito dei recenti fatti che hanno tinto di rosso le cronache internazionali; l’attività della Polizia Amministrativa che vigila sul rispetto delle norme igieniche e di sicurezza da parte dei gestori di esercizi pubblici e, in ultimo ma non meno importante, il rinnovato vigore con cui la Divisione Polizia Anticrimine aggredisce i beni appartenenti a esponenti della criminalità organizzata, lavorando per l’emanazione e per l’esecuzione di drastiche misure patrimoniali. Il tutto senza tacere dei tanti poliziotti i quali,, pur svolgendo un’attività burocratica interna, danno comunque un costante supporto ai servizi “su strada”. Ma non è tutto.

Affianco alla Questura tutta e ai suoi uffici operativi, infatti, lavorano le Specialità della Polizia di Stato che a Catania svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini: la Polizia Ferroviaria, la Polizia Stradale, la Polizia delle Frontiere Marittime e Aeroportuali, la Polizia Postale, la Polizia Scientifica, il X Reparto Mobile, il Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, la XII “Zona Telecomunicazioni”, il “Servizio Tecnico – Logistico e Patrimoniale” e le Sezioni di Polizia Giudiziaria.

Difficile da credere, ma senza la dedizione, senza il contributo di ogni singola persona di tutti gli uffici appena citati, verrebbe meno quel grado di efficienza e di efficacia dell’intera struttura della Polizia di Stato.Che si tratti di individuare il mostro nascosto tra gli infimi meandri di Internet, oppure della caccia al pirata della strada; che sia la richiesta di aiuto proveniente da un viaggiatore su un treno o in Aeroporto, oppure la chiamata della vittima d’una rapina; che ci si trovi allo stadio, passando tra gli uomini schierati a difesa dell’auspicabile serenità di una partita di calcio o che si apprezzi il risultato di un’analisi scientifica alla ricerca del colpevole: il massimo risultato si ottiene sempre con la collaborazione di tutti.

Ed è con questo spirito di collaborazione e di vicinanza con i cittadini che la mattina del 26 maggio, il Questore Marcello Cardona incontrerà i cittadini catanesi in piazza Duomo: per dire che la Polizia di Stato s’impegna e vuole impegnarsi sempre più; per dire che l’obiettivo della legalità non è fine a se stesso, ma rappresenta il primo ed essenziale fattore per lo sviluppo economico e sociale della città, per dire che l’importante non è solo esserci, ma… esserci sempre.

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