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“La luce, dalla sua origine, il sole, tramite l’emissione di fotoni in movimento, nell’universo, fino all’occhio ove genera il meccanismo della visione”. Così è cominciata, nel salone Concetto Marchesi del Palazzo Platamone, l’affollata conferenza con video sul tema “La luce, dal fotone all’occhio, all’universo dell’Anima”, tenuta dal prof. Aldo Scialfa, primario emerito di Oftalmologia e importante fotografo, organizzata nell’ambito del Med Photofest 2016 dall’associazione culturale Mediterraneum con il patrocinio del Comune di Catania.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore alla Cultura Orazio Licandro, il prof. Vincenzo Perciavalle, ordinario di fisiologia dell’Università di Catania, il prof. Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, e Vittorio Graziano, fotografo e rappresentante della Mediterraneum. Presenti anche l’assessore alla Mobilità Rosario D’Agata e il deputato regionale Nino D’Asero.

“Il guardare – ha spiegato Scialfa, che ha accompagnato la conferenza con un lungo e interessante video – viene condizionato dalla Conoscenza, che rappresenta la maturità dell’anima. Più essa è alta e più la luce si spanderà nell’anima. Ecco che ne deriva il concetto di Bellezza, che non riguarderà solo l’Arte, ma bensì la Scienza, la Letteratura, la Musica, la Storia, la Società. L’anelito alla luce della conoscenza aiuta l’anima a raggiungere la Luce suprema, Dante, con il suo ‘fatti non foste a viver come bruti’, ne intuì l’essenza. Una scintilla di luce è stata regalata anche all’uomo che ne ha fatto la meraviglia del suo creato”.

“Abbiamo assistito – ha detto Licandro – a un affascinante percorso tra scienza e anima. Il prof. Scialfa ha analizzato la luce innanzitutto dal punto di vista scientifico come fenomeno fisico, chimico, fisiologico, ma anche come elemento dell’essenza dell’uomo, presente come metafora della spiritualità in tutte le culture diffusesi in ogni tempo nel mondo. Una luce vista come fiamma inestinguibile della Conoscenza che spinge l’uomo a cercare sempre nuove mete”.

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