Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Alfio Lisi, portavoce Free GreenSOS Beni Culturali: “L’ottocentesca  Villa Belvedere di Acireale, per la quale nel 2014 , ovvero solo un paio di anni addietro, sarebbero stati spesi circa 10 milioni di euro finanziati dall’U.E.  per la sua riqualificazione, è stata transennata, ovvero  il lato destro della stessa è stato del tutto chiuso all’utilizzo dei cittadini. Non risulta alcuna insegna all’esterno per comunicare ai cittadini i motivi  di questa improvvisa chiusura e neanche un cartellone che chiarisca i motivi di tale chiusura alla fruizione pubblica.  

Acireale Villa BelvedereEppure – prosegue Alfio Lisi –  nel 2014 la villa, monumento vivente protetto dal Codice dei  beni culturali e paesaggistici, sarebbe stata restaurata, anche se tale ‘restauro’ è stato giustamente e fortemente criticato non solo perché ‘non effettuato a regola d’arte’ ma perché molti dei lavori previsti non sarebbero stati realizzati ed è per tali motivi che si attendono spiegazioni e chiarimenti da parte delle istituzioni pubbliche coinvolte, sembra in piccolo la fotocopia del Giardino Bellini di Catania anche se per questa dai Sindaci non è stata nominata alcuna Commissione d’indagine come più volte richiesto,  ma facendo un giro all’interno della stessa  si ha l’impressione che tali lavori siano stati effettuati decenni addietro viste le condizioni in cui versano diverse aiuole con piante in grave sofferenza e tubi di annaffiamento in bella vista, percorsi pedonali  deturpati dove emergono alveari di plastica, andata via la ghiaia come previsto, ed  in certi punti si trasformano in trappole per i cittadini mettendo a rischio la loro incolumità,  per non parlare di fontanelle e impianti di illuminazione che fanno a pugni con lo stile ottocentesco della villa, condizioni dei mosaici  in ciottoli, sulle non consone potature degli alberi ed il conseguente rischio a malattie e parassiti e così via”.

“Per non parlare della mega struttura che sorge all’interno della villa e che con la stessa non ha nulla in comune che sembra del tutto inutilizzata e abbandonata quando invece era stata realizzata per fini culturali e ricreativi e per la quale sono stati spesi diversi milioni di euro”.

“Il Sindaco – conclude la nota del portavoce Free Green –  spieghi ai cittadini i motivi di tale chiusura che in considerazione dei lavori di riqualificazione e restauro strutturale, architettonico e botanico completati  solo due anni addietro potrebbe apparire del  tutto ingiustificata. Ed in ciò non vi è nulla che possa fare pensare ad eventuali ‘strumentalizzazioni politiche’ ma esclusivamente ad un fatto di trasparenza istituzionale ed essenzialmente alla conservazione di un bene culturale e paesaggistico che è la Villa Belvedere”.

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