Catania News

Nell’ambito dei servizi predisposti al fine di reprimere il fenomeno del maltrattamento di animali, la Polizia di Stato ha denunciato, in stato di libertà: C.G. (cl.1985) e G.V. (cl.1982) in quanto responsabili di maltrattamento di animali e furto di energia elettrica ed ha altresì sequestrato due cavalli, detenuti in due stalle nel quartiere di “San Cristoforo”.

Nel primo pomeriggio del 30 Maggio, personale della Squadra Mobile, unitamente a personale del Commissariato “San Cristoforo”, dell’UPGSP- Squadra a cavallo e cinofili, del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica e dell’ASP 3 di Catania, si è recato in un locale adibito a stalla, in via Diego Arancio, nel rione “San Cristoforo”, dove si presumeva potessero essere detenuti cavalli, in condizioni di disagio sanitario ed ambientale.

Il personale pertanto, ha effettuato un controllo nell’immobile, che era nella disponibilità di C.G., pregiudicato per stupefacenti e guida senza patente. Il locale risultava composto da un unico vano ed all’interno si constatava la presenza di un cavallo “purosangue inglese castrone”.

Il locale era del tutto privo di illuminazione naturale, con una pessima areazione ed una temperatura elevata. Per tali ragioni, configurandosi il reato di maltrattamento di animali, il cavallo è stato sottoposto a sequestro ed affidato ad un custode giudiziario. E’ stato, altresì, sequestrato l’immobile.

Ancora, veniva effettuato un controllo presso un altro locale, anch’esso adibito a stalla, ubicato nell’attigua via Tripoli, nella disponibilità di G.V., all’interno del quale è stato rinvenuto un pony castrone dal mantello grigio.

Medesime condizioni di pessima areazione e temperatura torrida, si è proceduto per il reato di maltrattamento di animali ed al sequestro del pony e dei locali. Altresì, constatato che le stalle erano abusivamente fornite di energia elettrica, personale dell’ENEL ha provveduto a disattivare l’erogazione e si è proceduto per il reato di furto di energia elettrica.

I due soggetti denunciati sono stati anche contravvenzionati dall’ASP 3 di Catania con sanzioni amministrative pari a euro 10.350.

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