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“Insieme per la meta” è il nome della manifestazione che stamattina ha animato il Campo XXV Aprile San Teodoro Liberato di Librino. La struttura sportiva, gestita dal 25 aprile 2012 dai Briganti Rugby Librino, ha visto esibirsi in danze e musiche i minori delle scuole del territorio – gli istituti Omnicomprensivi Pestalozzi e Musco, e gli istituti Comprensivi Tempesta e San Giorgio -, e ha visto scendere in campo i giovani atleti Under 12 della squadra di Librino e del Carlentini Rugby. Ma è stata soprattutto il palcoscenico di un importante annuncio da parte del sindaco della città metropolitana di Catania Enzo Bianco: “Grazie a un contributo del 30 per cento da parte del Coni, da settembre potremmo iniziare i lavori di rifacimento del manto erboso Campo San Teodoro”. Il sindaco lo ha annunciato alla presenza del Procuratore generale di Roma Giovanni Salvi, del nuovo procuratore della Repubblica di Catania Carmelo Zuccaro – che nei giorni scorsi ha preso il posto lasciato vacante proprio da Salvi -, degli assessori regionali e comunali allo Sport Antony Barbagallo e Valentina Scialfia e ai rappresentanti nazionale e siciliano della Federazione rugby Ivo Mazzucchelli e Aldo Toscano.

Un momento della manifestazione

Un momento della manifestazione

“Parteciperemo a una gara indetta dalla presidenza del consiglio dei Ministri per azioni di riqualificazione delle periferie – ha affermato Bianco – e il primo dei progetti che verranno presentati riguarderà proprio il Campo San Teodoro. Il Comune non ha le risorse sufficienti per poter rifare il campo, come non ce le hanno i Briganti Librino. Il Comune metterà il 70 per cento dei fondi, il resto li metterà il Coni. E sono convinto che a settembre potranno iniziare i lavori”. Ha affermato il sindaco di Catania.

Per l’occasione era presente anche Giovanni Salvi, Procuratore generale Roma ed ex Procuratore della Repubblica di Catania, che si è fatto personalmente promotore dell’iniziativa “insieme per la meta” con il Comune di Catania e naturalmente i Briganti. “Questa città mi ha adottato – ha spiegato Salvi – e mi rimarrà sempre nel cuore, e in particolare Libirno. Il Campo San Teodoro è stato uno dei primi luoghi che ho visitato, nel maggio del 2012. Vi era in corso una occupazione, da parte di questo gruppo di giovani dei Briganti Rugby Librino. Ma non si trattava di una occupazione illegale: cercavano di recuperare una struttura abbandonata a Librino, che è una città con una sua identità autonoma, e potrebbe essere un bel luogo dove vivere. Una parte importante la può svolgere lo sport, e il rugby in particolare. Perché è uno sport che si basa sul rispetto delle regole, ma anche sul coraggio e l’intelligenza. E si vince solo con il gioco di squadra”, ha concluso Giovanni Salvi.

Alle parole di Salvi e del sindaco ha risposto Piero Mancuso, tra i fondatori dell’Asd Briganti Librino e responsabile dell’area tecnica della società sportiva. “Come hanno detto il sindaco e il procuratore Salvi, che ringraziamo per l’impegno, questo era uno spazio distrutto, abbandonato, vandalizzato, e stiamo cercando di riportarlo alla sua funzione: quella di formare i giovani allo sport. Noi – ha spiegato Mancuso – abbiamo avviato ad aprile una campagna per la raccolta fondi che si chiama “I Briganti si meritano un prato”, e serve proprio per trasformare il terreno del San Teodoro in un vero prato, dove non solo si possano dare delle opportunità ai ragazzi”.

“Qui al San Teodoro – ha proseguito Enzo Bianco – i ragazzi dei Briganti Librino hanno recuperato una struttura abbandonata, e qui sono nati i primi orti sociali e continuano a vivere. Sono dei fiori nel deserto, insieme ai primi istituti omnicomprensivi, scuole superiori che danno per la prima volta la possibilità ai ragazzi di studiare nel proprio quartiere”, ha concluso il sindaco di Catania.

“Noi vorremmo che qui non si faccia solo allenamento, ma che si possano formare nuovi futuri giocatori e atleti di alto livello. Come il nostro Alessio Panebianco, under 16, entrato nell’accademia regionale del Rugby. È il primo giocatore dei Briganti che emerge in un contesto che potrà portarlo a giocare a livello nazionale. È anche lui un “fuore sbocciato nel deserto”, ma per l’oportunità avuta ringraziamo la federazione Rugby. E ringraziamo anche il Coni perché a marzo 2017 all’interno di questo progetto “Insieme per la meta” alcuni nostri ragazzi saranno ospiti della partita dell’Italia a Roma contro la Francia, nel corso del Sei nazioni, per cantare l’inno nazionale insieme ai giocatori nel contesto del rugby di più alto livello mondiale. Ci saranno anche i ragazzi di Scampia a Napoli e di Corviale a Roma. Periferie che come Librino raggiungeranno l’obiettivo di far vedere ai ragazzi che certe mete possono essere raggiunte, mentre ora forse non riescono nemmeno a sognarle”.

Il progetto “Insieme per la meta”, che legherà il rugby di periferia e la promozione dei diritti, a partire da quelli dei più piccoli, è stato presentato a Roma giovedì 9 giugno. In quell’occasione l’Asd i Briganti Rugby Librino è stata ospite del Coni nella prestigiosa Sala Giunta, un vero onore per un piccolo club come il nostro. Era presente, tra gli altri, il presidente Giovanni Malagò, il Procuratore generale di Roma Giovanni Salvi, l’assessore del Comune di Catania allo sport Valentina Scialfa, il vice presidente della FIR Antonio Luisi, il responsabile eventi di Federugby Pierluigi Bernabò e il presidente del comitato regionale rugby Sicilia Orazio Arancio. Quella del Campo XXV Aprile San Teodoro Liberato di Librino è stata solo una prima tappa, perché coinvolgerà anche i ragazzi dei quartieri di Scampia a Napoli e di Corviale a Roma. Propri nella capitale, nel marzo 2017, i giovani Briganti in occasione di Italia-Francia del Sei Nazioni e grazie al sostegno della FIR, incontreranno i loro coetanei di Scampia e di Corviale. Prima giocando una partita la mattina ed accompagnando l’ingresso in campo della nazionale nel pomeriggio.

Perché i briganti si meritano un prato

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