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Ultimi giorni per visitare la mostra “Le aree protette gestite dall’Università di Catania” allestita nel cortile del Palazzo centrale di piazza Università.

CutganaLa mostra, visitabile fino al prossimo 24 giugno, è realizzata dal centro di ricerca Cutgana che gestisce per l’Ateneo di Catania ben sette riserve naturali e un’area marina protetta ed è inserita nel calendario di appuntamenti della “Green week”, il più importante evento annuale di politica ambientale europea organizzata dalla Commissione europea e che quest’anno è dedicata al tema “Investire per un futuro più verde”.

Ad oggi, dopo le prime quattro settimane, la mostra è stata ammirata da oltre 5 mila visitatori, in particolar modo turisti e studenti, attratti dalle immagini mozzafiato e dalle specie floristiche e faunistiche caratteristiche delle singole riserve naturali.

Grazie alle otto installazioni multimediali e multisensoriali, a forma di cubo, i visitatori hanno la possibilità di vedere, sentire, toccare e annusare gli elementi naturali caratteristici della riserve naturali e al tempo stesso scoprire, conoscere e apprezzare la natura e le specie endemiche presenti nelle riserve naturali. Le aree protette, inoltre, potranno essere visitate anche grazie ai virtual tour in 2D e 3D realizzati dal Cutgana nell’ambito del progetto “Circuiti eco-turistici”.

CutganaProtagoniste principali della mostra sono le sette riserve naturali regionali – Isola Bella di Taormina, Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi di Aci Trezza, Complesso Immacolatelle e Micio Conti di San Gregorio, Grotta Monello di Siracusa, Grotta Palombara di Melilli, Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio di Melilli e Vallone di Piano della Corte di Agira – e l’Area marina protetta Isole Ciclopi di Aci Castello (istituita dal Ministero dell’Ambiente) gestite dal Cutgana dell’Università di Catania.

La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni (tranne domenica), dalle 9 alle 18, fino al 24 giugno

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Cutgana“Grazie a questa rassegna fotografica, ma non solo, vista la presenza di alcune specie endemiche impagliate – spiega il direttore del Cutgana Giovanni Signorelloil Cutgana ha portato la natura dentro le città per rendere i cittadini sempre più consapevoli della nostra “eredità verde”. In questi anni, grazie alle attività di gestione del centro universitario, abbiamo reso accessibile a tutti la ricca biodiversità delle nostre aree protette ai visitatori contribuendo alla creazione di una coscienza ecologica per le generazione presenti e future”.

“La mostra socio-culturale è inserita in un percorso di educazione ambientale e contribuisce, dunque, alla formazione della coscienza ecologica. La protezione ambientale, infatti, è un processo che parte dal basso attraverso il coinvolgimento della comunità locale al fine di incoraggiare e promuovere la partecipazione attiva dei cittadini” ha concluso Signorello.

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