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Terra e storia, due interminabili fonti di bellezza. Se poi si fondono, è magia. E’ quello che, tracciando le gesta dell’imperatore Adriano, hanno realizzato Riccardo Tomasello, presidente della cooperativa Bios e Raffaele Mambella, autore del libro “Hadrianus, l’uomo e l’artista” edito da BiosArte, presentato al Museo Diocesano di Catania. Un incontro affascinate, moderato dalla giornalista Sarah Donzuso, al quale ha preso parte anche Luigi Romiti, presidente del Centro internazionale Marguerite Yourcenar di Roma.

Riflettori puntati sulla vita dell’imperatore Adriano: una personalità forte, autorevole e risoluta, che ha amato la Sicilia, e sul viaggio in Sicilia, nel lontano 128 d.C., che lo ha portato sulla cima dell’Etna a venerare l’ascensione del sole. Undici lunghi anni di lavoro per Raffaele Mambella, docente di Storia dell’Arte. «E’ un sogno che si è realizzato. La Sicilia – ha dichiarato Raffaele Mambella – deve molto ad Adriano così come l’imperatore alla Sicilia, definito il “ricostruttore” di questa terra. Durante il suo viaggio, da Catania, è arrivato sull’Etnea per ammirare il sole, passando attraverso Centuripe, Paternò, Nicolosi, Misterbianco, Taormina. L’Etna non è solo una meravigliosa realtà naturalistica, ma anche una meravigliosa realtà storica e unendo la storia, la natura, la cultura, al presente di questa straordinaria iniziativa di Bios, si può ricostruire anche il futuro della società».

Di grande ispirazione per lo scrittore la guida lasciata da Marguerite Yourcenar nel suo “Memorie di Adriano”, libro dedicato all’imperatore pubblicato nel 1951. «L’opera della Yourcenar è stata fondamentale –ha continua to Mambella – è stata lei a riscoprire Adriano. Noi oggi conosciamo l’imperatore attraverso i suoi occhi, lei ha visto un aspetto importante di Adriano che noi vogliamo scoprire. Questo imperatore non è stato solo un erudito, un amante dell’arte e della cultura, ma anche un grande scienziato del mondo antico, ecco perché l’Etna lo affascinava».

La presentazione del volume è stata l’occasione per esporre il nuovo progetto della cooperativa Bios, che nel vigneto di Monte Arso, a Nicolosi, produce “Hadrianus, il vino dell’imperatore”. «Un progetto meraviglioso – ha sottolineato Riccardo Tomasello, presidente Bios – che oggi vede il suo culmine nella presentazione del libro di Raffaele Mambella, con un’affascinante escursione nella vita di questo imperatore che ha lasciato un segno nella storia e che ha visitato in maniera storicamente validata la Sicilia. BiosArte è impegnata in prima linea affinché questo percorso venga ricordato.  “Etna Hadriani” – ha spiegato Tomasello – è una vera e propria ricostruzione del  viaggio storico che si conclude con l’arrivo nel nostro vigneto che simboleggia il momento finale, con la degustazione del vino».

Una terra ricca e fertile la Sicilia, in cerca consensi sfodera le proprie armi: le bellezze architettoniche e paesaggistiche.  «Sta a noi, specie in questo momento di crisi, promuovere con lo sviluppo della cultura le varie iniziative che portano uno sviluppo economico – ha commentato Luigi Romiti, presidente Centro internazionale Marguerite Yourcenar – la grave pecca dell’Italia è quella di non aver mai sfruttato quelle che sono le bellezze artistiche, culturali e storiche anche ai fini economici».

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