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“Da oggi nelle strade di Catania e di numerosi comuni della città metropolitana ci saranno dei disservizi nella raccolta dei rifiuti. La nostra discarica è satura perché un’ordinanza regionale sta consentendo il conferimento di più comuni di quanto la capienza permetta. Occorre ripristinare uno stato di normalità e superare questa fase di emergenza”. È l’allarme lanciato dal comune di Catania in una nota.

I problemi sono causati dal progressivo blocco dei conferimenti annunciato dal gestore della discarica a seguito dell’ordinanza del presidente della Regione e dalle disposizioni attuative del Dirigente Generale del competente Dipartimento che stanno consentendo il trasferimento di grandissime quantità di rifiuti dalle altre province negli impianti di Catania, mettendo in crisi la loro capacità operativa, senza inoltre tenere conto di una priorità nei conferimenti per le province dove sorgono gli impianti stessi. In pratica gran parte dei comuni della Sicilia occidentale conferisce nel nostro territorio. Lunghissime file di autocompattatori stazionano davanti agli impianti con l’incertezza di poter scaricare causando anche l’emanazione di cattivi odori aggravati, tra l’altro, dal peggiorare delle condizioni dell’impianto di biostabilizzazione di Codavolpe a causa dell’eccessivo aumento dei rifiuti umidi.

Il Comune di Catania, su precisa disposizione del sindaco Enzo Bianco, attraverso l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata e il direttore della direzione “Ecologia” Salvatore Raciti, si è attivato per chiedere l’immediata diminuzione dei rifiuti conferiti da altre province e consentire il ripristino delle normali condizioni operative degli impianti a tutela della salute e dell’igiene pubblica. Il sindaco Bianco, nella qualità di Sindaco Metropolitano, ha coinvolto i primi cittadini dei comuni del territorio e ha richiesto al Prefetto di Catania, che ha assicurato piena collaborazione e sta lavorando per proporre una soluzione, la disponibilità a convocare una riunione che si terrà in Prefettura domani pomeriggio.

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