RubricheSalute, benessere ed altro...

Con la stagione calda le gambe soffrono di più! E’ colpa dell’ insufficienza venosa, patologia che colpisce il 55 % delle donne ed interessa anche una larga parte di uomini. Prevenire e ridurre i disturbi è possibile, con un corretto stile di vita ed un’attenzione mirata alla salute delle gambe. I disturbi più frequentemente rilevati sono in primis il senso di pesantezza alle gambe, gonfiore, formicolii fastidiosi e persistenti ai polpacci, cosce, prurito.

Solo in Italia sono oltre 9 milioni le donne che soffrono di questa patologia, circa il 40%  in una fascia di età compresa tra i 35-40 anni e sopra i 60 anni. Non sono esclusi dalla patologia, purtroppo, neanche le giovani generazioni, a causa di uno stile di vita sedentario e una maggiore tendenza all’ obesità.

                  Fattori di rischio

Gambe gonfie

Gambe gonfie

Sovrappeso: è dannoso per l’organismo in generale e lo è ancora di più per la circolazione degli arti inferiori in quanto aumenta il carico delle vene.

Sedentarietà: la vita sedentaria insieme ad una ridotta attività fisica ostacolano la circolazione e favoriscono la stasi venosa.

Gravidanze ripetute: l’incidenza di varici aumenta fino al 63% nelle donne con figli contro il 26% nella donne senza figli

Abbigliamento: gli indumenti che stringono le gambe o scarpe con tacchi superiori ai 5 cm possono favorire l’insufficienza venosa.

Familiarità: debolezza congenita della parete venosa

Anomalie ortopediche: appoggio non corretto del piede a terra

                                                      Consigli ed esercizi

Alimentazione: la riduzione di peso è la prima e più valida misura di prevenzione; moderarsi  con dolci, alcolici, salumi, conservanti.

Declivoterapia diurna: alzare le gambe e appoggiarle su una superficie sufficientemente alta. In questa posizione aiuterete a risalire e combattere la stasi venosa.

Declivoterapia notturna: dormite con un rialzo posto nella parte inferiore del letto sotto il materasso. In questo modo i piedi si troveranno più in alto rispetto al cuore, favorendo il ritorno venoso.

Tacco e punta per chi sta molte ore all’in piedi: se siete costrette a stare in piedi a lungo, sollevate alternativamente la punta di un piede mentre l’ altro rimane appoggiato a terra.

Tacco e punta per chi sta seduto molte ore: Anche se si sta seduti a lungo si va incontro a stasi venosa. Non dimenticare di fare l’esercizio tacco-punta da seduti: gambe stese, talloni appoggiati a terra, estendete al massimo il collo del piede sinistro mentre flettete quello destro e alternate rapidamente flessioni ed estensioni.

Camminare spesso: è importante camminare a passo sostenuto, evitando le passeggiate a passo lento e con frequenti soste, che non giovano alla circolazione.

Gravidanza: nuoto, passeggiate e ginnastica insieme all’impiego di calze elastiche e di prodotti specifici, permettono di prevenire il rischio di insufficienza venosa durante la gravidanza.

Docce tiepide o fresche: la vasodilatazione viene accentuata dal calore diretto sulle gambe. Meglio una doccia tiepida che un bagno caldo!!!

Linfodrenaggio: efficace tecnica di massaggio che favorisce la circolazione sanguigna e linfatica.

Le virtù delle piante

Molte piante giocano un ruolo fondamentale nelle patologie circolatorie ma tutte non hanno la stessa attività e per usarle bene, bisogna conoscere le loro precisi indicazioni terapeutiche.

BIOFLAVONOIDI: aumentano la resistenza dei capillari e ne regolano la permeabilità; sono essenziali per la protezione dall’ ossidazione della vit.C, proteggono dalle emorragie e dalle rotture dei capillari.

VITIS VINIFERA: è senza dubbio la pianta più conosciuta e usata nelle patologie venose, ricca di principi attivi come proantocianosidi, flavonoidi , sostanze che si fissano selettivamente sulle membrane cellulari dell’ endotelio vasale, diminuendo la permeabilità dei capillari, assicurando così un’ azione antiessudativa. I principi attivi della Vitis vinifera stimolano pure la formazione di microfibrille di collagene che rendono più forte ed elastica la tunica della parete vasale.

AESCULUS HIPPOCASTANUM: fu introdotto scientificamente in terapia come flebotonico nel 1896. Il suo principale principio attivo, escina, agisce sul microcircolo per stimolazione dei recettori alfa-adrenergici postsinaptici delle cellule lisce dei vasi, diminuendo il numero e il diametro e i pori, riducendo così il passaggio di liquidi e proteine.

RUSCUS ACULEATUS: pianta utilissima negli stati di sofferenza venosa per la sua attività antiflogistica, vasocostrittiva, antiedemigena e vasoriparatrice. Utile anche nei casi di cellulite, dove la formazione dell’edema è dovuta ad un aumento della permeabilità vasale.

CENTELLA ASIATICA: è molto usata per il trattamento degli stati varicosi e relativi sintomi. E’ dotata di uno spiccato tropismo verso il tessuto connettivo perivascolare che favorisce il mantenimento del tono ed elasticità della parete vascolare venosa.

MELILOTUS OFFICINALIS: la parte di pianta utilizzata in fitoterapia è la sommità fiorita, perché dalla sua fermentazione vengono ricavate sostanze con spiccati effetti anticoagulanti, che possono essere utili in caso di varici, contro rischi di flebiti, contro l’ipercoagulazione del sangue. Ma il meliloto ha anche un effetto di drenaggio del sistema linfatico, permettendo il riassorbimento degli edemi ricchi in proteine ad alto peso molecolare.

La natura è sempre al nostro servizio…

Dott.ssa Lia Losi

Dott.ssa Lia Losi

Titolare della parafarmacia Reformhaus, consulente scientifico per la formulazione di nuovi prodotti per il benessere, inizia nel ’93 con un corso di Medicina ayurvedica del Prof. Rama H. Sing, ordinario e direttore del Dipartimento di medicina ayurvedica alla Varanasi Indu University e prosegue con la Laurea in Farmacia e una specializzazione in omeopatia alla Faculté de Medicine Paris Nord, in Francia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post