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Senz’altro non sarà stata gradita ai due pregiudicati agli arresti domiciliari, la “visita” dei poliziotti che li hanno pizzicati all’esterno della propria abitazione e, per questo motivo, segnalati alla competente Autorità Giudiziaria. Ma quella di ieri, per il quartiere Picanello, è stata una giornata “particolare”: grazie alla strategia di controllo sistematico del territorio voluta dal Questore di Catania Marcello Cardona, i poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno acceso i riflettori sul quartiere.

Si è trattato di una tipologia di servizio che va oltre il “normale” pattugliamento e che ha comportato il controllo di venti di soggetti sottoposti al regime degli arresti domiciliari e ad altre misure coercitive, l’identificazione e il controllo di trentatré persone, oltre all’accertamento del rispetto delle norme del Codice della Strada nei confronti di numerosi veicoli. Nella rete, è caduto anche il pregiudicato venticinquenne S.D., nei confronti del quale pendeva un rintraccio a seguito della denuncia sporta nei suoi confronti dalle di lui madre e sorella, per il reato di minacce gravi, finalizzate ad una continua richiesta di denaro. L’uomo, che pare abbia persino utilizzato un martello per terrorizzare i congiunti, è stato indagato in stato di libertà.

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