Catania News

Metti una mattina di Luglio in via Vittorio Emanuele. Tra il caldo umido e le zanzare, un novantenne inciampa sul basolato lavico e finisce disteso sul marciapiede. Viene immediatamente soccorso da un commerciante che ha appena alzato la saracinesca del suo negozio di prodotti alimentari e di artigianato catanese. Il negoziante fa accomodare l’anziano signore su una sedia portata fuori dal negozio e con lui aspetta l’arrivo dell’ambulanza. Trascorrono un paio di minuti e la vettura del 118 arriva nella frequentatissima via del centro per ripartire poco dopo con il ferito a bordo. Sopraggiunge un’auto della Guardia di Finanza che ferma due giovani automobilisti perché sprovvisti della regolare polizza assicurativa. Ma uno dei giovani risulta essere figlio di un politico il quale si precipita sul luogo per risolvere il problema.

La lamina di ferro sporgente da un muro all’angolo della strada

La lamina di ferro sporgente da un muro all’angolo della strada

Nel frattempo il negoziante/soccorritore decide di allontanarsi dalla folla di curiosi e dai clacson delle auto rimaste ferme e si reca a fare colazione in un bar. Ahimè, dimentica le due sedie davanti alla vetrina e ciò attira subito l’attenzione di due vigili urbani che prontamente elevano un verbale per occupazione del suolo pubblico a carico del negoziante. Quest’ultimo aveva segnalato, qualche giorno addietro, la presenza di una lamina di ferro sporgente da un muro all’angolo della strada e che aveva procurato una profonda ferita a una turista. Ma in quel caso gli uffici comunali avevano taciuto.

Certo, lasciare incustodite due sedie è più pericoloso di un oggetto contundente o di una buca in un marciapiede. Ed è senz’altro un reato più grave di quello commesso da chi evade le tasse o dai proprietari dei cani che imbrattano le strade e gli edifici del centro storico.  Ridere o indignarsi? Anche domani sarà una giornata di ordinaria follia a Catania.

M.A.M.

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