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Venerdì 19 agosto, alle ore 21.15, all’Anfiteatro di via F. Strano di Aci Catena, debutterà, in anteprima nazionale, lo spettacolo teatrale “Phaedra” di Alberto Bassetti con la regia di Giovanni Anfuso. In scena Liliana Randi e Angelo D’Agosta, “Produzioni Raffaello” e “APS Muse” e patrocinio dell’Assessorato Regionale Turismo Sport e Spettacolo. La data di domani sera darà il via ad una tournée estiva alla quale seguiranno diverse date di una tournée invernale che vedrà come tappe Roma, Cagliari, Firenze e il Piemonte.

Queste le prossime tappe dello spettacolo: 20 Agosto Bronte (piazza Gagini); 21 Milo (anfiteatro); 23 Segesta (Teatro antico); 24 Agrigento (Valle dei templi), 26 Santa Venerina (Parco Princessa), 27 Catania (Castello Ursino).

La locandina dello spettacolo

La locandina dello spettacolo

Lo spettacolo

La “Phaedra” presuppone il celebre modello euripideo dell’Ippolito, di una tragedia perduta di Sofocle e della quarta delle Heroides ovidiane: tratta dell’incestuoso amore di Fedra per il figliastro Ippolito e del drammatico destino che si abbatte sul giovane, restio alle seduzioni della matrigna, la quale, per vendetta, ne provoca la morte denunciandolo al marito Teseo, padre di Ippolito.

In questa occasione non si ricorre all’uso del deus ex machina per mezzo del quale solitamente si aveva la risoluzione pacifica del dramma (il lieto fine) oltre che la giustificazione del Male compiuto nell’azione. Questo perché la rilettura offre uno spaccato di vita (chiamarla quotidiana sarebbe un pò troppo azzardato) nella quale non c’è né rimedio né soluzione alle atrocità commesse. I personaggi sono, in questo senso, comunque condannati: Fedra è inevitabilmente destinata al suicidio, in preda al rimorso per l’incesto col figliastro Ippolito. Nella pièce domina insomma incontrastato l’irrazionale e il Male.

Le anime malate che Bassetti rappresenta sembrano inoltre aver perduto una volta per sempre il senno, ovvero la ragione, senza la quale il mondo sembra essere diventato preda di ombre e di mostri in completa balìa del Male e delle forze dell’inferno. Un gioco di ritmi serrati, segnati da frequenti ribaltamenti e colpi di scena; nel pieno rispetto della Tradizione, una visione comunque nuova e stilisticamente più contemporanea del grande Mito.

I protagonisti

Liliana Randi nasce a Bari e frequenta, sin dalla tenera età, con assiduo interesse sia il teatro Petruzzelli, sia il Piccinni, presso la cui Accademia d’Arte Drammatica, diretta da Orazio Costa, si diploma col massimo dei voti. La scommessa più importante arriva nel 1989, subito dopo la formazione, teatro Ateneo di Roma, chiamata da Luca Ronconi, nel “Convitato di pietra”, dell’Andreini.   Presa anche dalla TV e dal doppiaggio, non abbandona mai il teatro, per il quale vale la pena ricordare, diretta da Lorenzo Salveti, quale protagonista, ne “Il mestiere de le puttane” da Pietro Aretino. Particolarmente fecondo il sodalizio con Mario Scaccia che la vuole a fianco nel “Malato Immaginario” di Moliere e ne “La cantatrice calva” di Ionesco. All’Olimpico di Vicenza e al Teatro antico di Segesta, la ritroviamo co-protagonista in “Ecuba” di Euripide diretta da G. Anfuso, con Paola Gassman.

Sempre con Paola Gassman è coprotagonista ne “La ragione degli altri” di Pirandello per la regia di Giovanni Anfuso, mentre nel nuovo allestimento, realizzato da Produzioni Raffaello, de “La ragione degli altri” che debutta a Buenos Aires è protagonista assoluta nel ruolo di Livia Arciani.

Fra gli impegni più recenti, il ruolo di Dorine nel “Tartufo” di Moliere accanto a F. Oppini e C. Clery, regia di G.Anfuso e la signora Perella ne “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello regia di Ennio Coltorti.

Angelo D’Agosta attore, regista e autore teatrale. Nato a Catania nel 1985, nel 2008 si laurea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, nel luglio del 2011, consegue il diploma d’attore presso la Scuola d’Arte Drammatica “U. Spadaro” del Teatro Stabile di Catania. Esordisce come regista teatrale nel 2007, a 22 anni. Nel 2011 fonda il collettivo artistico “Officine Alijoscia” e indirizza il suo percorso verso il teatro civile di narrazione. Ha recitato a fianco di attori quali: Ida Carrara, Tuccio Musumeci, diretto da registi come Armando Pugliese (di cui è stato anche assistente alla regia), Jean Paul Denizon, Giovanni Anfuso (di cui è stato anche assistente in prosa, lirica e nella direzione artistica del Festival di I-Art) .

Giovanni Anfuso nato a Catania nel 1963, inizia presto a frequentare il palcoscenico del Teatro Stabile e del Teatro dell’Opera della città, scoprendo, sin dall’adolescenza, la vocazione per la regia, di prosa e di lirica. Dopo la formazione, avvenuta a Roma, inizia il suo apprendistato come assistente, fra gli altri, di Lamberto Puggelli e Glauco Mauri.

Alberto Bassetti nasce a Roma il 4 agosto 1955. Si laurea in Lettere con lode nel 1979 (tesi in Filosofia morale: “Nietzsche e la politica”) e dieci anni dopo esordisce in teatro con il testo “Il segreto della vita”, di cui cura anche la regia. Oggi affida il suo estro alla sapiente regia di Giovanni Anfuso e alla riconosciuta sensibilità di due interpreti quali Liliana Randi e Angelo D’Agosta, un testo ispirato, che verrà restituito al pubblico sotto forma di pièce dall’alto tasso emozionale.

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