Come vuole la tradizione, l’ultima domenica d’agosto, a Francavilla di Sicilia, preceduta da un triduo vespertino di preghiere, si è svolta la festa in onore del venerato celeste protettore della cittadina alcantarina, Sant’Euplio martire e diacono catanese.
Giorno 28, pertanto, nella promatrice arcipreturale “Santissima Annunziata”, sono stati celebrati solenni riti liturgici in onore del santo compatrono del vivace centro messinese, che hanno visto coinvolti tutti componenti della comunità ecclesiale e della Municipalità, gemellate nel 2004, anno del XVII centenario del martirio di Euplio, con Trevico, in Irpinia, dove si conservano le reliquie autentiche del megalomartire della Chiesa indivisa, e con la parrocchia catanese intitolata al venerato compatrono della città e dell’arcidiocesi metropolitana.
Come ogni anno si sono ripetuti i devoti pellegrinaggi dei fedeli dei paesi della Valle dell’Alcantara e dei centri pedemontani delle estreme propaggini dei Peloritani e dei Nebrodi fino a Randazzo e di devoti anche da Catania, in segno di comune venerazione dell’eroico testimone del vangelo e d’intrepido difensore fino al sacrificio della vita della fede cristiana e della libertà della Chiesa.
Dopo la celebrazione vespertina dell’Eucaristìa secondo la liturgia delle Chiese di Sicilia in onore del santo martire, il cui culto potrebbe essere stato introdotto nella vallata di Francavilla e in Val Demone dai monaci italo-greci basiliani, guidata dall’arciprete padre Giuseppe Albano e salutata da un prolungato scampanio e dagli spari di bombe a cannone, è iniziata la lunga e devota processione dell’artistico simulacro di S. Euplio rivestito della dalmatica diaconale latina rossa sul caratteristico fercolo con baldacchino rosso per le strette vie della cittadina normanna.
Al sacro corteo ha partecipato tutta la popolazione in preghiera, alternando canti d’intercessione al Signore, modello di ogni santità e di ogni martirio, accompagnati dalla banda musicale e riflessioni tratte dagli Atti genuini del martirio. La processione ha attraversato punti caratteristici legati alla devozione eupliana, come lo storico rione San Paolo, e si è conclusa come sempre con esemplare sobrietà e semplicità nella bella grande chiesa che sorge nel cuore del paese e che custodisce nell’altare di sinistra del transetto il simulacro processionale del martire a cui tutti rivolgono un bacio in segno di amore e di affidamento e di gratitudine
Antonino Blandini