Cronaca

Come una tassa da pagare con la fine del periodo feriale arriva la riapertura della caccia, attività decisamente “discutibile” per una civiltà che si autodefinisce “evoluta”, seppur con ragionevole dubbio, visto il comportamento di esseri sulla carta “raziocinanti” che non riescono a comprendere l’inutilità della pratica e i danni che provoca alla già precaria esistenza di molti animali.

Ancora una volta le associazioni ambientaliste provano a far sentire il loro grido di dolore alle istituzioni lanciando appelli per chiedere la sospensione dell’attività venatoria. Proponiamo ai nostri lettori la denuncia inviata dall’associazione Free Green Sicilia.

“Gli incendi hanno e continuano a devastare il territorio siciliano– afferma il Portavoce di Free Green Sicilia Alfio Lisi – distruggendo le aree naturali protette, la macchia mediterranea e le zone agricole,  ( oltre che minacciare sempre più centri abitati ed attività economiche) senza che ci sia stata un’adeguata vigilanza e risposta organizzata ed efficace. Il fenomeno sta assumendo ormai connotati sempre più gravi e ciò si ripete annualmente da decenni, da parte delle istituzioni preposte a partire dalla Regione. Ma come se non bastasse gli incendi non solo devastano le aree naturali e boschive ma fanno strage di animali selvatici e tra questi animali non ancora in grado di poter fuggire in quanto dipendenti dai loro genitori e ancora protetti e alimentati nei nidi o nelle tane”.

“Tutto ciò – afferma Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia –  se non si ferma in tempo la pre-apertura della caccia del 2 settembre, che rischia di fare ulteriore strage di innocui e indifesi animali selvatici (che forse hanno solo il torto di non poter fare accordi di scambio di voti con chi fa le leggi ad hoc!) già colpiti dal fuoco e dei loro piccoli che ancora dipendono dai loro genitori, nel rispetto della legge nazionale e regionale e dello stesso Calendario venatorio 2016/2017 che all’articolo 15 ‘Divieti e prescrizioni” così recita “Nelle aree percorse da incendi è vietata l’attività venatoria”.   Ma visto che la Regione non ha redatto ed emanato alcun elenco delle aree naturali e agricole percorse dal fuoco dove non sarebbe possibile cacciare Free Green Sicilia chiede alla Regione stessa di fermare la pre-apertura dell’attività venatoria, pre-apertura che peraltro è da considerare illegittima in quanto la caccia dovrebbe iniziare per legge alla fine di  settembre proprio perché molte specie di animali accudiscono la loro prole (che rischia anch’essa di essere presa a fucilate quando pesa ancora meno di una cartuccia)  e quando peraltro non esiste una reale e articolata vigilanza venatoria per il fatto che le guardie provinciali sono state soppresse dunque ogni cacciatore può non rispettare le regole imposte dalla normativa vigente quasi certo di non essere scoperto e sanzionato”.

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