Il film “La città senza notte” opera prima della regista Alessandra Pescetta, è in programmazione al Cinema Azzurro Scipioni di Roma, via degli Scipioni, 82, tutti i venerdì di settembre alle ore 20.30.
L’opera, vincitrice del Sydney World Film Festival, del Sigillo per la Pace di Firenze, in selezione ufficiale al Toronto Arthouse Film Festival, è ispirata al racconto “La pace di chi ha sete e sta per bere” di Francesca Scotto, la stessa Pescetta ne ha scritto la sceneggiatura a quattro mani con il coprotagonista Giovanni Calcagno.
Catania è stata scelta quale location della storia che racconta dell’angoscia provocata a Mariko, l’attrice Maya Murofushi, modella giapponese, dal disastro alla centrale nucleare di Fukushima, divenuto un incubo insopportabile. Profondamente depressa, non riesce più a dormire. Sollecitata dalla richiesta insistente di Salvatore, l’attore Giovanni Calcagno, suo ex fidanzato italiano, Mariko raggiunge la Sicilia. La nuova convivenza diviene terreno di una reciproca incapacità comunicativa. Salvatore crede di poterla facilmente inserire nel suo ambiente, mentre lei si oppone passivamente, soffrendo d’insonnia e rifiutando il cibo. Alla lunga i due scoprono che Mariko riesce a dormire solo in auto, cullata nella notte dalle luci di una città sconosciuta. Il giorno si trasforma per la modella in una frontiera che la rinvigorisce, rianimando la sua creatività di fotografa che rilegge ora in modo diverso i simboli e i significati della sua vita. Salvatore veste i panni del suo autista notturno che, gradualmente privato del sonno, sacrifica il proprio riposo per la vitalità della compagna. Per loro ha così inizio un nuovo viaggio alla ricerca di un luogo vero o immaginario dove ritrovarsi, amarsi e capirsi. Una storia fatta di epifanie e deragliamenti.
La critica
Nel giudizio del critico Davide Comotti (nocturno.it) riteniamo di cogliere una critica sensibile, profonda e completa, che volentieri proponiamo anche all’attenzione dei nostri lettori:
“La città senza notte non è tanto un film “di trama”, quanto di immagini, un’immersione sensoriale completa in un mondo “altro”, un film che recupera una concezione primigenia del cinema inteso come pura arte visiva, grazie a un certosino lavoro sull’estetica (fotografia, montaggio, musiche), anche se abilmente coniugata con una solida narrazione. Ricchissimo di simboli, annienta ogni barriera tra significante e significato, fondendo l’una nell’altra la dimensione onirica e allucinata con la vicenda reale. A qualcuno potrebbe sembrare esagerato tirare in ballo Jodorowsky, ma il fatto che il maestro cileno sia una delle basi culturali di Alessandra Pescetta dimostra che c’è un legame tra il suo immaginario surrealista e La città senza notte. Parliamo soprattutto dei momenti in cui i pensieri, le paure, l’inconscio compaiono allo spettatore sotto forma di immagini. L’esperienza come regista di video-arte si vede negli squarci onirico-surrealisti di grande potenza visiva, sinestesie complesse che non possono lasciare indifferenti. Ricordiamo le due scene in cui Mariko viene sommersa al ralenti da getti d’acqua e da anguille in un non-luogo (da notare la continua fusione panica tra uomo ed elementi ambientali), le inquadrature con Calcagno e la Murofushi immersi nell’acqua (probabile metafora del liquido amniotico, visto che nella “realtà” l’uomo le sta accarezzando la pancia), la sequenza con le installazioni video-artistiche nel museo del cinema, oppure i personaggi grotteschi e quasi felliniani che compaiono sulle aride montagne nel viaggio finale verso un luogo indefinito. Sempre da Jodorowsky, la Pescetta assume il concetto di atto psicomagico, messo in pratica dalla protagonista per recuperare il contatto con la realtà e scacciare i suoi demoni interiori: ricordiamo la poderosa sequenza in cui Mariko utilizza pezzi di cibo (un pescespada, della verdura) per costruire un attrezzo che imbraccia con rabbia come fosse un mitra, ma anche la scena in cui dorme su una foto gigantesca di Salvatore.
In fondo, tutto ciò che vediamo sembra immerso in un sogno: la casa dei due protagonisti con ampie vetrate, gli uffici asettici dove lavora Salvatore, la misteriosa fabbrica in cui Mariko vede muoversi uomini con tuta decontaminante, le strade notturne con le sue luci, e l’ambientazione stessa è simbolica e astratta – non viene mai specificato in che città ci troviamo. La città senza notte si muove in continuazione fra l’astrazione e la realtà, che si fondono in un connubio inestricabile: la tragedia di Fukoshima viene descritta spesso sotto forma di crude metafore poi tradotte visivamente, per esempio il “drago in agonia” che viene ricreato con le fotografie della donna ritraenti il suo mostro artigianale (le creazioni artistiche sono realizzate dalla stessa Pescetta), oppure i “demoni sotto forma di onde” da cui Mariko viene simbolicamente sommersa. La Murofushi conferisce al suo personaggio un potenziale erotico straordinario, destinato però a non esplodere, e altrettanto dicasi per il virile Calcagno (lo ricordiamo in Buongiorno, notte di Marco Bellocchio e più di recente nel Racconto dei raccontidi Matteo Garrone). Due interpretazioni intense e sublimi, espresse in egual modo dalla fisicità e dalla voce, in grado di restituire tutta la sofferenza, il vuoto interiore, l’amore e la rabbia che li affliggono; un impatto incredibile è offerto anche dalla voce calda e magnetica di Calcagno, in particolare quando fa da narratore esterno descrivendo le visioni oniriche”.
LA CITTA’ SENZA NOTTE
Nazionalità: UK/ITALIA
Lingua: Inglese, giapponese, italiano
Sottotitoli: Inglese, italiano
Anno di produzione: 2015
Durata: 89’
Produzione: La casa dei Santi/ RareNoise ltd.
Produttori Associati:Top Digital, PennyLine Film, Waine Film
Con il supporto di: Catania Film Commission, Provincia di Catania, PostOffice Reloaded
(Cast & crew)
• Regista: Alessandra Pescetta (opera prima)
• Soggetto: Liberamente tratto dal breve racconto “La pace di chi ha sete e sta per bere” di Francesca Scotti Vincitrice del premio Esor - dire 2011
• Sceneggiatura: Alessandra Pescetta e Giovanni Calcagno
• Fotografia: Massimo Foletti
• Musiche: Berserk! (Lorenzo Esposito Fornasari, Lorenzo Feliciati)
• Sound: Riccardo Nicolosi
• Fonico studio & mix: Malg orzata Polit
Scenografia: Mario Nicolosi
• Costume Design: Monica Henriquet
• Trucco & stile:Ida Coppola
• Montaggio: Alessandra Pescetta
• Colorista: Giorgia Meacci
• Post-‐produzione audio: Top Digital
• Post-‐produzione video: Post Office Reloaded
MAYA MUROFUSHI as Mariko
GIOVANNI CALCAGNO as Salvatore
VOICES
LUIGI LO CASCIO Narrator of Lao Tzu Lines VALENTINA CENNI
Woman from Hiroshima ANDREA GHERPELLI
Man from HiroshimaLORENZO E. FORNASARI Narrator of Fukushima Sequence
DINO COSTA Fishmonger’s voice
KYOKO IWASAKI Mariko’s Mother voice on the phone
GABRIELLA CARAMORE & RAI RADIO 3
for the audio excerpt of the episode “Uomini e Profeti” dedicated to Lao Tzu
CLARA LATOSTI & Tv2000
for the audio excerpt from the Fukushima disaster report, dated 23.08.2012
PIO D’EMILIA & Sky News 24
For the audio excerpt from the Fukushima flash report, dated 23.10.2011
PREMI
2015 SYDNEY WORLD FILM FESTIVAL 2015, Winter edition , Best Narrative Feature Film
2015 60° Cork Film Festival (Ireland), Spirit of the Festival, Award Nomination
2015 37°Persona: Cinema & Donne Film Festival (Firenze-‐-‐-‐Italy), -‐-‐-‐”Premio Sigillo della Pace”-‐-‐-‐
2015 37°Persona: Cinema & Donne Film Festival (Firenze-‐-‐Italy), -‐”Premio Miglior Attrice -‐-‐ Gilda” Award
FILM FESTIVAL
2016 Toronto WORLD FILM FESTIVAL, International Competition
2016 New York World FILM FESTIVAL, International Competition
2016 Los Angeles World film Festival, International Competition
2016 XVI Int. Film Festival Cinema di Frontiera- Special event: Lampi sul Mediterraneo
2016 OtherMovie Lugano Film Festival- Special event “Il trapasso dell’anima”.
2016 AD ARTE Calcata Teatro Cine Festival, International Competition
2016 23° International Women’s Film Festival Sguardi Altrove, International Competition
2015 SYDNEY WORLD FILM FESTIVAL 2015, Winter edition , Best Narrative Feature Film
2015 60° Cork Film Festival (Ireland), Spirit of the Festival, Award Nomination
2015 37°Persona: Cinema & Donne Film Festival (Firenze‐Italy), ”Premio Sigillo della Pace”, ”Premio Miglior Attrice Gilda” Award
2015 Parma Operart (Italy), Official Competition
2015 Ortigia Film Festival (Italy), 1915-2015 #NoWar 100 years from the great war
2015 61° Taormina Film Festival (Italy), Italian Premiere, International Competition