Catania News

Nella giornata di ieri, nell’ambito dei servizi straordinari disposti dal Questore e mirati alla tutela della salute pubblica, personale del Commissariato di Librino ha proceduto a 3 controlli amministrativi in esercizi pubblici. Dopo alcuni episodi di furti ai danni di veicoli parcheggiati nella spiaggia linea n. 1 di viale Kennedy segnalati dal Dirigente dell’U.P.G.S.P. ed in particolare quello denunciato il 7 Settembre da turisti stranieri che al loro rientro hanno trovato l’auto svuotata di tutti i loro effetti personali, è stato effettuato un mirato controllo nel parcheggio gestito dal “Caffè Napoleon”.

Il controllo ha evidenziato delle significative incongruenze su alcune dichiarazioni rese dal personale addetto, il dipendente che svolge mansioni di parcheggiatore, dietro esplicita richiesta sul furto del  7 settembre, non ha saputo fornire alcuna indicazione utile ai fini delle indagini nonostante la sua presenza in quella giornata, per di più sono emerse discordanze tra le dichiarazioni rese dallo stesso dipendente ed il suo datore di lavoro in merito alle sue condizioni contrattuali, che saranno approfondite dall’INPS.

L'interno del Caffè Napoleon - cornetti

L’interno del Caffè Napoleon – cornetti

Dato che il medesimo datore di lavoro è anche gestore del bar ubicato in viale Nitta 5, è stato quindi controllato quest’ultimo esercizio commerciale. Ed il titolare è stato indagato in stato di libertà per il reato di frode in commercio (515 c.p.), gli alimenti sequestrati penalmente e allo stesso è stata irrogata la sanzione amministrativa di euro 1000, in misura ridotta, per le scarse condizioni igienico sanitarie riscontrate. Oltre che le ulteriori segnalazioni alle autorità competente per le discordanze riscontrate tra le dichiarazioni rese, in materia di contratto di lavoro e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, dai sei dipendenti e il datore di lavoro.

Ulteriori controlli, sono stati eseguiti in viale Castagnola 2 ed è stato indagato in stato di libertà una persona perché esercitava abusivamente l’attività di un autolavaggio – all’interno di un’area condominiale – senza l’autorizzazione per lo scarico dei fanghi nel sottosuolo che gli stessi erano liberi di confluire negli scarichi che, come noto, arrivano al mare. Nel medesimo contesto ambientale, ad alta densità criminale, sono stati accertati – così come riferito dai verificatori Enel – 25 contatori manomessi ed allo stato attuale soltanto 9 persone sono state identificate dal personale per le successive contestazioni di carattere penale.  Attesa la specificità della materia, è stato coinvolto anche personale ASP e Vigili Urbani.

Autolavaggio

Autolavaggio abusivo

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