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Hanno scioperato oggi i 18 lavoratori delle agenzie Snai di Catania, l’azienda di scommesse sportive, nell’ambito della mobilitazione regionale che coinvolge tutti i punti scommesse della Sicilia. La protesta è dovuta alla decisione aziendale di chiudere l’agenzia di Ragusa e di vendere i 5 punti del Palermitano e di Marsala, ad appena un anno dalla riapertura.

I lavoratori delle due agenzie di Catania, pur non rientrando nell’elenco, temono di fare la stessa fine per la mancanza di comunicazioni aziendali in merito e di reali prospettive di rilancio.

«Siamo molto preoccupati dal modus operandi dell’azienda – afferma Rita Ponzo, segretaria generale Fisascat Cisl Catania – che temiamo avrà ripercussioni sui lavoratori. Noi vogliamo invece un confronto serio e il rispetto dei livelli occupazionali, sia che i lavoratori rimangano in seno alla Snai sia che le agenzie vengano cedute a terzi».

«Anche se le agenzie catanesi non rientrano nell’elenco – afferma Roberto Cerniglia, Rsa Fisascat per l’Agenzia Snai di via Firenze – ci sentiamo minacciati dal comportamento aziendale, perché non abbiamo avuto comunicazioni in merito al trattamento che l’azienda ha riservato per tali punti vendita. Abbiamo l’impressione che la Snai punti verso le stesse prospettive, la chiusura o la cessione di ramo d’azienda, quando invece si dovrebbe prevedere un rilancio dei punti vendita stessi. Non vorremmo, tra qualche mese, ritrovarci nelle medesime condizione dei nostri colleghi di Palermo, Marsala e Ragusa».

«Chiediamo quindi – concludono Ponzo e Cerniglia – che l’azienda ci comunichi prima possibile che tipo di investimenti intende fare nelle nostre agenzie perché, da quando abbiamo riaperto ad oggi, nulla è stato fatto per rilanciarle».

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