Catania News

Stamattina all’hotel Gresi di via Pacini, location non casuale, poiché in passato è stata la casa di Filippo Anfuso, diplomatico del regime fascista e amico giovanile di Vitaliano Brancati,  nonché la casa di Antonio Magnano nella finzione letteraria, il protagonista del capolavoro “Il bell’Antonio”, è stata illustrata la passeggiata letteraria dedicata a Vitaliano Brancati che ripercorre i luoghi catanesi riportati in nei suoi romanzi.  Alla presenza dell’autore, lo scrittore Domenico Trischitta, e del critico letterario e docente di Letteratura italiana alla facoltà di Lettere dell’Ateneo Catanese, Antonio Di Grado, il presidente di Abbetnea Confcommercio Franz Cannizzo ha presentato alla stampa gli “Itinerari brancatiani”.

“La nostra città si può riappropriare della sua vocazione turistica  grazie  anche,  e soprattutto, alla grande cultura che ha saputo esprimere nel corso dei secoli – ha affermato Domenico Traschitta -. Per questo motivo ci è sembrato giusto partire con l’autore che più di tutti ha ispirato  il cinema. Il progetto propone un itinerario alla scoperta degli angoli della nostra città immortalati in alcune pagine dei romanzi di Vitaliano Brancati, tra letteratura e cinema. Lo scopo è quello di non perdere la memoria e valorizzare l’opera dello scrittore siciliano, uno dei più grandi del Novecento italiano”.

Villa Bellini

Villa Bellini

Un itinerario si snoda lungo la via Etnea per una passeggiata nel salotto di Catania, con una tappa alla villa Bellini e lettura di alcuni passi del romanzo postumo di Brancati, “Paolo il caldo”. Il secondo itinerario prevede la visita all’hotel Gresi in via Pacini, che fu dimora del diplomatico fascista Filippo Anfuso, amico dello scrittore, dove nel romanzo “Il bell’Antonio” è collocata la casa dei coniugi Magnano, genitori di Antonio, il protagonista, di cui scrive Brancati: “Svegliatosi dal suo svenimento, Antonio non volle rimanere un solo minuto nella casa del suocero, e andò a rifugiarsi in via Pacini dai genitori”. E ancora: “Il terrazzino sporgeva da un lato sul corso, la via Etnea, lunga tre chilometri, fragorosa di vecchi tram, di frustate sul dorso di magri cavalli, di conversazioni, di risate, strilli di giornalai, ribollente di scappellate, manate, gesticolamenti, urtoni, inchini; dall’altro lato, sporgeva su una breve traversa che portava dritta dritta alla facciata d’una chiesa, dalla cui altissima nicchia veniva avanti la Madonna…”.

 Il terzo itinerario porta attraverso via Etnea ai Quattro Canti, che ritroviamo in questo passaggio da “Paolo il caldo”: “Vincenzo da bambino, nei pomeriggi d’estate, nascosto dietro l’angolo della prefettura, aveva studiato a lungo un gentiluomo di cui si sentiva l’erede spirituale e ch’era solito sedersi in una poltrona di vimini, sul marciapiede dirimpetto, davanti al Circolo dei nobili. Quel gentiluomo era Giovanni Verga. Vestito di nero, col bastone sulle ginocchia, guardava passare le persone e insegnava come il genio potesse vivere nel silenzio, nei saluti appena accennati e in qualche parola sussurrata all’orecchio di un amico”.

Poi c’è la Catania cinematografica di Brancati: la scalinata Alessi, via dei Crociferi e le chiese barocche. D’obbligo la sosta sotto i balconi di via Vittorio Emanuele dove sono state girate alcune scene de “Il bell’Antonio” di Mauro Bolognini.

“Gli itinerari saranno proposti ai turisti – ha commentato Franz Cannizzo, il presidente di Abbetnea, il circuito associativo dei b&b, degli affittacamere e delle case vacanza di Catania e del territorio provinciale aderente a Confcommercio -. Questa iniziativa vuole essere  un’attività di informazione sulla grande storia della nostra città, che permetterà di far crescere il segmento del turismo culturale di Catania”.

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