Appena tornati da Dublino e dall’esperienza al Trinity College, allo Swift Theatre con lo spettacolo “Di Concetta e le sue Donne”, dall’omonimo romanzo di Maria Attanasio, edito da Sellerio Editore, ecco il bilancio di Fabio Navarra di Nave Argo.

Un momento dello spettacolo
Del senso di galvanica euforia tipico del viaggio e, nel nostro caso, del presentare il proprio lavoro a pubblici nuovi e contesti “altri” sarebbe scontato scrivere – e in parte lo abbiamo già fatto commentando in tempo più o meno reale l’esperienza sui nostri social; ci limiteremo a ribadire che l’accoglienza riservata venerdì 30 settembre dal pubblico del Trinity College allo Swift Theatre (stracolmo) al nostro spettacolo “Di Concetta e le sue Donne” – dall’omonimo romanzo di Maria Attanasio edito da Sellerio Editore – ha superato le nostre più rosee aspettative, e che non avremmo potuto sperare in un’ospitalità migliore.
Tuttavia, la distanza che adesso ci separa da Dublino e che, nei giorni del nostro – purtroppo breve – soggiorno in terra celtica, ci separava dalla Sicilia fa balzare agli occhi un dettaglio insospettabile e fondamentale della big picture ovvero, quanta Italia (e Sicilia) virtuosa vi sia a Dublino e quanto forte sia l’interesse e l’apprezzamento che la circonda.
A cominciare dalle ragazze e i ragazzi della Trinity College Italian Society (una delle associazioni studentesche più antiche del più prestigioso college d’Irlanda fondata e animata, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, da studenti irlandesi – e/o comunque anglofoni – appassionati della cultura e storia d’Italia nei suoi aspetti più diversi), che ci hanno sorpresi con una locandina originale del nostro spettacolo completamente ideata da loro, e che hanno accolto la storia di “Concetta” con genuina commozione. Per proseguire con l’intero Department of Italian del Trinity College, dal 1776 un’istituzione mondiale (altrettanto, laddove non più prestigiosa di diversi già prestigiosi atenei italiani) nel campo degli studi accademici di Italianistica che, nella brillante e incontenibile persona di Giuliana Adamo (docente di Lingua, Letteratura e Cultura Italiana) ci ha onorato del suo interesse per il nostro lavoro, insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Dublino nella persona della direttrice, d.ssa Renata Sperandio e del suo staff.
Per non parlare dello splendido gruppo dei nostri nuovi amici dell’associazione Sardi Celtici, capitanati da Gianni Massa e dall’insostituibile Mauro Demuro, che nei giorni della nostra permanenza a Dublino ci ha accompagnato in ogni dove. E poi l’impagabile Cav. Raffaele Cavallo, architetto “panificatore” che da tre decadi nel suo delizioso locale Panem serve ai dublinesi e ai loro ospiti da tutto il mondo uno dei migliori breakfast della città; i ragazzi della Wallace’s Taverna, di Bel Gelato, di Sardinian Dreams, Live in Sardinia e Profilo Smart, interpreti di un’eccellenza italiana autentica che va ben al di là degli slogan di marketing, frutto di profonda conoscenza e amore genuino non solo per la propria terra di origine ma anche per quella d’adozione”.

Fabio Navarra
“Alla luce – conclude Fabio Navarra – di questi incontri – ed è una luce che ha colori e calori che vanno dalle candele dei pub ai tramonti atlantici, passando per il Mediterraneo – le storie si espandono fino ad appartenere a tutti quelli che le hanno condivise, raccontandole o ascoltandole; le distanze si colmano e ci si comprende – gli altri e se stessi – in modo più profondo e consapevole. E il quadro d’insieme appare, in tutta la sua pienezza”.