Cultura
Mons. Antonio Serrano

Mons. Antonio Serrano

E’ morto, all’età di 95 anni, a Roma dove risiedeva, l’illustre sacerdote catanese mons. Antonio Natale Serrano, canonico della basilica papale S.Giovanni in Laterano. Nato a Catania il 2 gennaio 1921, frequentò col fratello Giuseppe il seminario dei Chierici di Porta Uzeda e poi, per l’imperversare della guerra, quello estivo di S.Giovanni La Punta. Fu ordinato presbitero il 29 giugno 1945, assieme ad altri 8 diaconi, a S Benedetto di via Crociferi, dall’arcivescovo mons. Carmelo Patanè. Aveva conseguito la laurea in Lettere nonché il dottorato in Diritto Canonico.

Assistente della FUCI femminile, ben presto si trasferì a Roma dove avrebbe insegnato Lettere al Liceo Scientifico “Augusto Righi” e sarebbe divenuto canonico dell’arcibasilica patriarcale del Laterano, istituzione collegata con la Sede Apostolica, anche con l’ufficio di prefetto delle Chiese Unite e per l’Abbazia di S.Pietro in Valle. Il 23 agosto 1974 era stato incardinato nella diocesi di Roma e il 27 ottobre 1994, in quanto canonico lateranense, fu nominato protonotaro apostolico. Ebbe così modo di dedicare un video documentario alla Cattedrale del Papa.

 Mons. Antonio era fratello minore del sac. Giuseppe Serrano, morto prematuramente a Roma, a 45 anni, in seguito ad una lunga malattia, dopo aver orientato a Catania il suo ministero verso l’assistenza dei bambini abbandonati e degli operai e fondato le ACLI, l’organizzazione sportiva “Virtus” e assieme ad altri il periodico “Azione Popolare”. Fondò pure la “Città dei Ragazzi” a San Cristoforo; nel 1957 una grave malattia obbligò don Giuseppe ad abbandonare le attività intraprese e a trasferirsi con la sorella dal fratello. A Catania don Antonio, apprezzato scrittore e giornalista, per alcuni anni pubblicò settimanalmente sul quotidiano “La Sicilia” un interessante commento esegetico al Vangelo domenicale molto seguito dai lettori, prendendo il posto del fratello don Pippo colpito da gravi disturbi alla deambulazione sino all’assoluta  immobilità.

Mons. Serrano, prelato dalla vasta cultura, poliglotta e studioso della letteratura tedesca, per qualche tempo in Germania fu segretario degli arcivescovi di Berlino e di Colonia, collaborò con la televisione tedesca SWR e si occupò dei pellegrini tedeschi nell’Anno Santo del Duemila, di cui pubblicò in italiano e tedesco una guida del pellegrino. Giornalista molto stimato anche in Germania, per diversi anni fu corrispondente della Chiesa tedesca per Radio Vaticana. Il rito delle esequie di mons. Serrano è stato presieduta nella Cattedrale di Roma dal vescovo mons. Luca Brandolini, vicario del cardinale arciprete, che lo ha ricordato come fedele servitore della Chiesa e pastore, commemorandone la fede e la pietà, manifestata con gestualità semplice e immediata, e mettendo in evidenza la finezza e lo stile nobile nei rapporti fraterni. Profondo studioso di S. Agostino, andò pellegrino ad Ippona dove il grande vescovo africano affermava che il compito del pastore, chiamato a “dare la vita”, è un compito d’amore che si dona totalmente con servizio generoso  sempre disponibile per il vero bene delle persone più bisognose d’amore.

Nella chiesa dell’Arciconfraternita S. Maria Odigitria dei Siciliani, il primicerio mons. Giuseppe Mario Blanda ha ricordato mons. Antonio, che aveva conosciuto alla fine degli anni Novanta tramite l’arcivescovo di Monreale, mons. Salvatore Cassisa, avendo modo così di frequentare la sua casa presso il Vicariato di Roma perché, nel 1992, aveva realizzato un documentario filmato dalla SWR tedesca su Monreale, ricco di teologia, spiritualità biblica, devozione popolare ed arte; da quel video fu ricavato un DVD in 4 lingue, pubblicato con la voce di Franca Salerno di Radio Vaticana. Mons. Serrano è stato anche autore di due pregiati volumi sulla storia degli Anni Santi e della Guardia Svizzera, in lingua italiana, tedesca, spagnola e inglese.

 Antonino Blandini

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