Catania News

Nei giorni scorsi, in ottemperanza alle disposizioni del Questore Marcello Cardona, al fine di prevenire reati in materia ambientale e contrastare l’illegalità diffusa, personale del Commissariato Borgo-Ognina, ha effettuato diversi controlli nei quartieri di Picanello e Barriera.

Controllo effettuato in via Pietro Novelli nell’officina moto “Arcidiacono Corse” il cui titolare, nonostante avesse cessato l’attività nel 2014, continuava ad operare nel settore in modo del tutto abusivo e senza le prescritte autorizzazioni. Per tale motivo, è stato denunciato in stato di libertà ai sensi dell’artt. 256/258 d. legislativo perché responsabile di gestione illecita di rifiuti e mancante tenuta dei registri di carico e scarico di oli esausti per rifiuti. L’attività è stata sequestrata penalmente e si è proceduto ad apporvi i sigilli.

Intercettata poi all’interno dell’Ospedale Cannizzaro un’ambulanza che, al momento del controllo, è risultata sprovvista di qualsiasi autorizzazione e per tale motivo i relativi atti saranno inviati alla locale Asp di competenza per i dovuti accertamenti ed eventuali sanzioni. Si precisa che il personale dipendente ha sanzionato il conducente dell’ambulanza ai sensi dell’art. 79 co. 1 e 4, poiché presentava il dispositivo luci posteriori destro non regolarmente funzionante.

L'auto con l'adesivo Polizia di Stato

L’auto con l’adesivo Polizia di Stato

Infine controllo di un’autovettura di grossa cilindrata parcheggiata sulle strisce blu di via Principe Nicola e, fatto anomalo, all’interno dell’abitacolo vi era un sedile posteriore per bimbi e, nel contempo, sopra il cruscotto un adesivo con su scritto Polizia di Stato, il logo della Repubblica Italiana e un lampeggiante di colore blu dotato di cavetto, magnete e lampada all’interno. Contattato il proprietario, residente ad Aidone (EN) e spesso a Catania, lo stesso ha ammesso di utilizzare detti strumenti per evitare il furto della propria autovettura.

Per tale motivo, gli strumenti sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e l’autore di quanto sopra è stato indagato in stato di libertà per il reato di cui all’art. 497 ter c.p. (possesso di segni distintivi contraffatti).

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