Successo mondiale per la Compagnia Teatro Pubblico Incanto che debutterà l’11 Novembre a Hong Kong, dalle 19.45, con “Mari” dell’autore, attore e regista messinese Tino Caspanello, in collaborazione con le Università di Chicago e Hong Kong, nella sede di Pokfulam Road.

La locandina
Lo spettacolo celebra a Hong Kong il suo tredicesimo anno di repliche, è stato infatti insignito del Premio Speciale della Giuria, in occasione del Premio Riccione per il Teatro nel 2003. Il testo dello spettacolo è apparso su “Hystrio” nel 2005; tradotto in francese da Frank e Bruno La Brasca, è stato pubblicato nel 2010 da EditionsEspaces 34. “Mari” è stato presentato a Marsiglia, Lione, Tolosa e Strasburgo nell’ambito di “Parole in anteprima” a cura di Antonella Amirante e messo in scena a Parigi al Théâtre de l’Atelier con la regia di Jean-Luis Benoît. Attualmente è nel repertorio di cinque compagnie francesi, nel 2012 è stato presentato in polacco al Border Festival di Cieszyn e nel 2016 al Festival d’Avignone a cura della Compagnia La Lune Blanche.
“Mari” e tutti i testi teatrali di Tino Caspanello sono pubblicati in Italia da Editoria & Spettacolo (Teatro, 2012; Quadri di rivoluzione, 2013; Polittico del silenzio, 2016).
Abbiamo chiesto a Tino Caspanello, prima della sua partenza per Hong Kong, di parlarci della difficile situazione culturale in Sicilia ed in Italia e di come si può reagire all’attuale andazzo.

Tino Caspanello
“La nostra condizione, situazione, – ha sottolineato Caspanello – sappiamo tutti qual è, a cosa ci costringe una politica disattenta e interessata a ben altro, e non voglio qui puntare il dito contro questa o quella amministrazione che ha fatto, disfatto, complicato o cercato di mettere a posto le cose, se mai ha cercato di farlo. Siamo a un punto in cui soltanto la forza comune può rivendicare il valore di quello che facciamo, ma so anche che non è facile. Forse è arrivato il momento di cominciare a battere i pugni sui tavoli, contro l’indifferenza, la burocrazia, le scelte personalistiche e certamente non solo per quello che riguarda il teatro”.