Spettacolo

Riprende la programmazione artistica al centro culture contemporanee Zo di Catania, polo di produzione e promozione di percorsi di ricerca e sperimentazione, luogo di connessione e scambio per le realtà locali e ponte di relazione con le realtà nazionali ed europee. Il progetto di Zo consolida i rapporti pregressi con le più accreditate realtà del territorio, crea nuove fruttuose sinergie, punta sulla formazione professionale, offre nuovi contributi nel campo dell’innovazione sociale e del turismo e attua strategie di internazionalizzazione proficue per la circuitazione degli artisti emergenti del territorio.

A tale scopo il direttore artistico Sergio Zinna ha trovato intese prestigiose con l’Accademia di Belle Arti e l’Ente Parco dell’Etna, proponendo percorsi creativi a lungo termine che sono già in piena elaborazione. Intanto il Centro Zo si appresta ad accogliere la prima parte della nuova programmazione, una preview di appuntamenti fino a Dicembre, in attesa della nuova stagione invernale che si protrarrà fino al mese di maggio.

La programmazione musicale, che dal 2017 riproporrà il ciclo di world music Raizes in collaborazione con Associazione Darshan e la rassegna di musica indipendente Znort, in collaborazione con Ame e  Mercati, si è intanto ufficialmente aperta il 10 Novembre con la performance di David Fernandez “Ecce Cello”, anteprima della rassegna Partiture, dedicata alla musica contemporanea e neoclassica.

Altrescene

Altrescene

In continuità con la rassegna teatrale Altrescene che si avvia alla undicesima stagione in collaborazione con la rete Latitudini e Statale 114, l’Auditorium del Centro Zo ospiterà il primo di Dicembre “La Vita Ferma” di Lucia Calamaro, pregevole testimonianza della nuova drammaturgia contemporanea del panorama nazionale. Un testo complesso e vibrante sul tema della perdita e del ricordo, condotto con linguaggio concreto e personale, già ampiamente apprezzato in territorio nazionale. Parallelamente Altrescene punta un faro sulla riemersione della poesia e della tradizione isolana, trattata come patrimonio da valorizzare e come materiale di nuova sperimentazione. Con “Trinacria sulla Luna”, il 25 Novembre di Gaspare Balsamo, “Il Dolore pazzo dell’Amore” di Pietrangelo Buttafuoco, su musica di Mario Incudine l’8 Dicembre, il 18 Dicembre “il Cunto” di Mimmo Cuticchio, la rassegna approfondisce l’interesse per l’arte del contastorie, per le tematiche e l’immaginario siciliano rivisitato anche in chiave contamporanea.

A Dicembre inoltre il Centro Zo cura l’attività artistica del FilFest, festival di innovazione sociale in collaborazione con Impact Hub. All’interno del festival, Zo propone il 2 Dicembre il nuovo progetto di Di Martino e Cammarata “Un mondo raro”, ispirato alla straordinaria figura di Chavela Vargas, quindi si prosegue il giorno successivo con l’incontro “audiovisivo” “Seismographic Sounds Vision of a New World” dell’etnomusicologo Thomas Burkhalter per chiudere il 4 dicembre con la poesia di Giovanni Calcagno e Savi Manna in “Cuntammare”.

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