Altro che prima vittoria stagionale lontano dal “Massimino”, altro che svolta e conferma del buon momento. Per i tifosi rossazzurri una domenica di delusione e di smarrimento dopo aver visto giocare e perdere il Catania di Pino Rigoli per 1-0, in casa della Virtus Francavilla, dopo aver giocato in superiorità numerica per quasi 60′ e contro un avversario che, in pratica, in avanti poteva contare solo sul guizzante, ma impreciso, Nzola.
Francamente si rimane perplessi, sbigottiti da una squadra, come quella rossazzurra, che al “Massimino” mostra carattere, schemi e valide occasioni da rete, mentre appena gioca fuori casa si perde, rallenta, va in confusione, non riesce ad impostare il gioco, soprattutto quando l’avversario è bravo a chiudersi. La Virtus Francavilla vista giocare oggi ha confermato quello che già si sapeva, ovvero che è una squadra tosta, ben organizzata in difesa ed a centrocampo e che in avanti si avvale del giovane francese di colore Nzola che prima o poi in una partita, pur sbagliando molto, ma lottando, la palla te la butta dentro. Ed oggi lo ha fatto con una difesa più che distratta del Catania, dopo aver sprecato almeno tre clamorose occasioni, fermato anche dalla straordinaria prontezza del numero uno etneo Pisseri, anche contro i pugliesi autentico protagonista ed autore di almeno tre prodigiosi interventi.
Il Catania era atteso dalla prova di maturità, ma ha fallito ed ha fatto un notevole passo indietro rispetto a quanto fatto vedere contro il Catanzaro al “Massimino”. Dov’erano oggi il carattere, la voglia di vincere, la solidità a centrocampo ed in difesa mostrate una settimana fa? Squadra, a parte Pisseri, sottotono, rinunciataria, anche giocando in superiorità numerica, nulla in avanti (anche con un Calil schierato a sorpresa), confusa nella costruzione del gioco ed in imbarazzo in difesa con la coppia dei centrali difensivi Bastrini-De Santis in notevole difficoltà. Anche nei cambi poi si è aspettato troppo e l’ingresso di Barisic, Russotto, Di Grazia non hanno sortito alcun effetto. E certo non si può imputare la prestazione e la sconfitta all’assenza dei titolari Gil, Bergamelli e Djordjevic, ma in realtà è un atteggiamento che ritroviamo ogni volta quando la squadra gioca in trasferta.
Nel primo tempo subito pericolosi i padroni di casa con Nzola che falliva il vantaggio su uno sfondamento centrale e poi un tentativo da fuori di Prezioso, mentre il Catania faceva girare la palla senza mai impensierire gli avversari. A 7′ dalla fine della prima frazione di gioco, però, i rossazzurri andavano in superiorità numerica: il portiere Casadei fermava irregolarmente Paolucci lanciato a rete, si beccava il cartellino rosso e lasciava i compagni in dieci. Al suo posto subentrava, senza riscaldamento, il secondo portiere Albertazzi che riusciva, con l’ausilio della difesa, a chiudere il primo tempo sullo 0-0.
Chi si aspettava nella ripresa un Catania aggressivo e pronto a sfruttare la superiorità rimaneva però deluso. Etnei sempre senza mordente, poco lucidi, mentre la partita la faceva il Francavilla e le uniche palle gol le creavano proprio i padroni di casa, aspettando e ripartendo grazie allo strapotere fisico di Nzola, puntuale nel mettere in crisi la difesa etnea ed in particolare Bastrini. Rossazzurri, nonostante gli ingressi di Barisic, Di Grazia, Russotto, completamente nulli in avanti, mentre i padroni di casa non soffrivano per nulla l’inferiorità numerica ed era il solito Pisseri a salvare la porta almeno tre volte sullo scatenato, ma impreciso, Nzola e su Pastore. E quando tutti pensavano per il Catania all’ennesimo pari fuori casa, ecco che nei 4′ di recupero, il generosissimo francesino Nzola, al 9′, servito da Biason, batteva sotto porta, per l’1-0 finale, l’incolpevole Pisseri.
Giudizio finale? La Virtus Francavilla, in 10 uomini per sessanta minuti, ha meritato i tre punti, soprattutto per la voglia che ha messo in campo e per le occasioni create e sprecate, mentre il Catania deve riflettere molto su questa battuta d’arresto che la dice lunga su una formazione dai due volti: convincente in casa ed impaurita, abulica, in trasferta. Una sconfitta, quindi, che fa tornare a galla tutti i limiti, i difetti, dei rossazzurri, che compiono un vistoso passo indietro rispetto alle ultime gare, incassando la prima sconfitta esterna stagionale dopo sei pareggi e una striscia di sette risultati utili consecutivi. Un passo falso che fa capire anche che a Gennaio bisogna puntellare la squadra e che centrare i play off non sarà per nulla una passeggiata. Appuntamento adesso a domenica prossima al “Massimino” con la gara contro la Vibonese.