Una serata all’insegna del bel canto con uno straordinario concerto tutto al femminile del “Piano Vocal Trio” presso il Collegio “Sacro Cuore di Gesù” di via Milano per la serata inaugurale del nuovo anno sociale-pastorale dell’Associazione delle Ex Allieve dell’Istituto scolastico curato dalle suore domenicane del Sacro Cuore di Gesù.
Il programma artistico “Musica in salotto”, con bellissime e celebri aree di rara bellezza estratte dal prestigioso repertorio operistico lirico dal Settecento al Novecento, è stato affidato al pianoforte del maestro Vera Pulvirenti, docente al Conservatorio di Musica di Vibo Valentia, e alle vellutate voci di due giovani e brillanti cantati, la soprano Rosanna Leonti, diplomatasi al Conservatorio “A. Corelli” di Messina e perfezionatosi al Centro “Paolo Grassi” di Martina Franca, e la mezzosoprano Maria Motta, iniziata al bel canto presso il Liceo Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania ha completato gli studi a Genova e si è specializzata a Torino.
Introdotte con garbo e signorilità dall’infaticabile presidente del benemerito sodalizio del laicato cattolico cittadino, prof. Santuzza Quattrocchi Paradiso, le tre artiste del teatro lirico hanno affascinato ed entusiasmato il folto pubblico intervenuto all’esordio della rinnovata attività socio-culturale delle ex allieve educate sul solco del carisma dell’Ordine dei Frati Predicatori.
Ha dominato dolcemente lo spettacolo della serena serata autunnale il canto armonico e melodioso del duo canoro Leonti-Motta, accompagnato dall’abile e magistrale suono deciso e potente della nota pianista acese. Ecco alcune aree immortali e apprezzate dal pubblico di tutto il mondo: la “Canzonetta sull’aria” da “Le nozze di Figaro” di W. A. Mozart, “Habanera” dalla “Carmen” di G. Bizet, “O mio babbino caro” dal “Gianni Schicchi” e “Nessun dorma” dalla “Turandot” di G. Puccini, “Mira o Norma” da “Norma” di V. Bellini.
E poi altre magnifiche aree tratte da “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, da “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini, da “Madame Butterfly” di Puccini, con l’immancabile e meritatissima richiesta di bis che ha concluso un concerto coinvolgente con romantici squarci pieni di sentimento che affondano solide radici nell’intramontabile opera lirica di tutti i tempi.
Antonino Blandini